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Alghe biocarburanti, una partnership per studiarle

di Sara Adami

Una nuova partnership a favore della ricerca e dello sviluppo: è quella tra la Sapphire Energy e ISB (Institute for Systems Biology), e quindi l’unione tra uno dei più grandi produttori di alghe biocarburanti e il leader mondiale nella biologia dei sistemi.

L’accordo tra i due colossi ha come obiettivo lo studio di soluzioni biologiche legate alla produzione di greggio proveniente dalle alghe, in modo da poterne aumentare la resistenza ai fattori ambientali e, di conseguenza, la produzione e la commercializzazione.

La Sapphire, azienda molto attenta agli aspetti biologici delle sue merci, produce un olio derivato dalle alghe che è rinnovabile grazie alle bassissime emissioni di carbonio ma può essere migliorato per rendere la sue prestazioni ai livelli di nafta e gasolio. L’Institute for Systems Biology, invece, studia i modelli genetici e i processi biologici ad essi collegati. Collegando i dati raccolti sulle reti genetiche delle alghe gli studiosi potranno prevedere come riuscire a modificare e mutare le alghe per migliorarne resa e prestazioni, avendo decodificato la loro composizione.

Sapphire ha da poco cominciato una collaborazione anche con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, per il quale si occupa di una Green Crude Farm in New Mexico, il progetto di una fabbrica “verde” che produrrà cento barili di biocarburante al giorno fino alla fine del 2014.

Questa partnership tra Sapphire e ISB è l’esempio di come la ricerca sia fondamentale per sfruttare le risorse rinnovabili fino a renderle utilizzabili persino come carburante.

 

Articolo originale al link: DailyEnMoveme

 

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