di Sara Adami

Le donne odiano la Festa delle Donne. Dicono.
Le donne rinnegano il fatto di avere un solo giorno che le rappresenti, rivendicano il diritto di essere quel che sono tutti i giorni, quel che hanno voluto e infine conquistato dopo secoli di sottomissione.
Le donne si truccano tutti i giorni, salgono sui tacchi tutti i giorni, fanno la spesa, e poi lavano i panni, cucinano, lavorano sodo. Le donne vi amano, cari uomini, e, quindi, per tutti questi motivi, loro meritano, loro meritano tutti i santi giorni. Dicono.
Ma donne, mie care donne, ascoltatemi, parlatemi, loro adesso non ci sentono: se è vero che siamo le stesse che attendono un fiore a San Valentino, un pacchetto all’anniversario, un pensiero al compleanno, allora anche oggi, ditelo, anche oggi abbiamo qualcosa da festeggiare, e non nascondetevi dietro al fatto che non v’importa.
Vi svelo un segreto: a nessuna importa, nessuna di noi sarà più donna oggi e meno domani, ma io credo che tutte noi abbiamo qualcosa per cui autocelebrarci, qualcosa che ci rende uniche.
Se volete possiamo festeggiare oggi, nell’intimo del nostro animo, senza riferimenti a tragiche vicende di operaie, senza fiori e senza spogliarelli.
Stupidamente, come stupido è dirsi “auguri” nel giorno di Natale, vi dedico un calmo pensiero in questa fredda ma luminosa giornata della donna.