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Fuoco d’artificio

di Sara Adami

E così ha grandinato anche addosso a te, ti ha bucato i calzini e le convinzioni.

Hai camminato in quella pioggia disonesta con le ginocchia sbucciate, hai cercato riparo nelle carezze sbagliate, a volte, hai evitato di usare i cerotti. Non si coprono le ferite, mi avresti detto, ci si appiccica sopra un post-it per poterle ricontare.
E così mi hai visto andare in pezzi come una mina addolorata, hai bevuto e bestemmiato al posto mio. Poi mi hai scritto di zucchine e cani e musica, così tanta musica che anche tu hai potuto squarciarti, saltare in aria, scoppiare dal dispiacere. Devi vedere questo film, mi avresti detto, dobbiamo guardarlo insieme.

E così questo cammino non è stato un dolce confetto, chi doveva non ti ha caramellato la strada.

Ci siamo incontrati a un bivio gratuito, avevi gli occhi ostinati di chi teme di sbagliarsi ancora ma mi hai preso per mano prima che potessi farlo io. Nella vita non ci si sceglie, mi avresti detto, ci si accompagna.

“…Baby, you’re a firework, Come on, let your colors burst…” Firework, K. Perry

2 Comments

  1. anonimo

    5 Febbraio 2011 at 16:01

    Commento semi-OT: l'album di Katy Perry è proprio simpatico…

    California girls, we’re unforgettable
    Daisy Dukes, bikinis on top
    Sun-kissed skin, so hot will melt your popsicle
    Oh, oh, oh, oh, oh, oh

    Il genere di canzone che vorrei uscisse dalla radiosveglia alle 7:00 ^_^ Non riesco a fare a meno di muovermi quando l'ascolto. Lo stesso mi accade quando sento Ma Baker dei Boney M.
    Searching for dancing?

  2. searching

    7 Marzo 2011 at 15:47

    anonimo : non fosse per la faccina giapponese direi che questo commento arriva dalla persona a cui il post è dedicato 🙂

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