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Il WEC e i benefici delle smart grids

di Sara Adami

Il WEC (World Energy Council) ha effettuato alcuni studi e, nel progetto relativo alle reti cosidette “intelligenti” e denominato “Smart grids: best practice fundamentals for a modern energy system”, ha riscontrato l’importanza della collaborazione tra le parti coinvolte nello sviluppo. Gli operatori, le imprese IT (Information Technology), chi garantisce la regolamentazione e chi utilizza il prodotto finito, quindi, tutti sono chiamati a lavorare assieme per ottimizzare il sistema energetico moderno.

L’Europa e il Nord America sono le due regioni maggiormente sviluppate, mentre India, Giappone, Cina, Corea del Sud e Brasile fanno parte di quelle zone che andranno modernizzate.
Fondamentale è riuscire a reperire sempre maggiori fondi, ma cercando di limitare i costi delle fasi coinvolte, partendo dalla ricerca fino ad arrivare alla realizzazione delle smart grids, le reti di informazione affiancate a quelle di distribuzione elettrica. Se è vero che il settore pubblico è più restio nel finanziare questa tipologia di servizio, lo studio del WEC analizza proprio i metodi di avvicinamento al settore privato: gli investimenti per realizzare le smart grids in Europa si aggireranno attorno ai 50 miliardi di dollari, contro i 480 miliardi degli Stati Uniti, i 100 della Cina e i 37 del Brasile.

Vanno ancora valutati e definiti gli standard tecnologici per la diffusione di queste reti, con normative trasparenti e regolamenti internazionali, soprattutto per permettere la fruibilità da parte dell’utente finale. Una buona comunicazione e conoscenza è importante per capire l’impiego delle smart grids, i benefici e la semplicità dell’innovazione.

 

Articolo originale al link: DailyEnMoveme

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