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Italia, chi vuole fare impresa?

di Sara Adami

business-planScarseggiano gli idraulici: non ho le statistiche, ma a giudicare dal tempo che ci si mette a trovarne uno capace e conveniente credo di poter dire che di certo è così. La nuova imprenditoria italiana, infatti, si è adeguata (o vorrebbe adeguarsi) al nostro stile di vita moderno, fatto di web, software e app: quasi il 14% di chi vorrebbe aprire un’attività si interessa di innovazione in questi campi (quasi il 22% parla invece di ristorazione, e solo a scriverlo ho preso un chilo).

Uso il condizionale perchè questi 300 mila volenterosi italiani avrebbero le energie per sostenere i loro progetti ma mancano di risorse. La ricerca, realizzata da Human Highway per Italia Startup, ha posto gli intervistati di fronte a una potenziale donazione di 200 mila euro da parte di un vecchio zio. Da lì al sogno della new economy il passo è stato breve. Il desiderio di imprenditorialità supera ogni momento di difficoltà economica e si focalizza sulla creazione di nuove realtà produttive: e-commerce, comunicazione digitale, progettazione software, sviluppo di app e piattaforme di co-working, ecco di cosa parlano i nostri sogni di startup.

Gli aspiranti imprenditori vengono perciò bloccati principalmente dalla carenza di fondi. Come uscire dalla crisi? Puntando sulla creatività. La Commissione Europea ha appena destinato quasi 2 miliardi di euro per il Programma Europa Creativa 2014-2020: questi incentivi sosterranno lo sviluppo della competitività, l’esportazione dei progetti e il consolidamento di queste realtà.

Secondo una ricerca del 2010 di Tera quasi il 5% del PIL europeo è composto da occupazioni creative, e in Italia sono 5 le regioni che sfiorano l’eccellenza in questo campo su un totale di 25 aree selezionate dall’European Cluster Observatory in tutta Europa. Se ne è discusso ai Creative Camps di Milano, dove si è parlato di centri servizi, incubatori e spazi di coworking creati per una rete transalpina che ci colleghi a Francia, Germania, Slovenia, Lichtenstein, Austria e Svizzera.

Mentre noi ci occupiamo di creatività, il colosso della Silicon Valley dedica una pagina speciale ai consigli per le aziende: in occasione della settimana delle piccole e medie imprese, Google ha pensato di dar vita a uno strumento utile per migliorare la visibilità online e il marketing aziendale. Sono infatti queste realtà a concentrarsi maggiormente sulla promozione del loro business tramite strategie mirate (il primo a usare Adwords fu proprio una piccola impresa). Sulla pagina Plus di Big G sono stati raccolti alcuni strumenti per aiutare le PMI a svolgere al meglio il loro lavoro.

Allora è deciso: il business plan è pronto, beviamoci un ultimo caffè e poi si parte!

Source Image: Edp4you

 

 

Articolo originale al link: Lab13

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