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Iva per cassa: cos’è e come funziona

di Sara Adami

La crisi economica ha portato conseguenze previste e impreviste che spesso hanno richiesto un intervento diretto: nel caso del pagamento dell’iva, per esempio, era necessario trovare una modalità che tutelasse artigiani, imprese e professionisti che si trovavano a dover versare l’imposta sul valore aggiunto anche quando non avevano ancora ricevuto il pagamento della fattura.

Cos’è l’iva per cassa?

Per questo il decreto sviluppo bis del giugno 2012 ha introdotto il regime dell’iva per cassa (in corso di validità dal primo dicembre 2012), valido per tutti coloro che fatturano meno di 2 milioni di euro all’anno e riferito alle operazioni verso altre partite iva. Se fino a prima di questa data il contribuente era costretto ad anticipare l’imposta (mensile o trimestrale) allo Stato anche quando il reddito non era stato ancora percepito, in seguito è stata autorizzata la differita del pagamento dell’iva e la detraibilità entro il secondo anno successivo.

Come funziona l’iva per cassa?

L’iva per cassa, definita cash accounting, non prevede una comunicazione preventiva ma va indicata nella dichiarazione dell’anno in cui ci si riferisce (il vincolo resta valido per tre anni) ed è necessario aggiungere in fattura un riferimento all’art. 32-bis del Dl 83/2012. Alcune operazioni sono comunque escluse e non possono beneficiare di questo regime:

  • verso i consumatori finali privati
  • verso le importazioni / esportazioni / cessioni intracomunitarie
  • verso chi ha un regime iva speciale (come le agenzie di turismo e viaggio o per l’agricoltura)
  • verso chi utilizza l’esigibilità differita (in caso di cessioni di prodotti farmaceutici o per forniture agli enti pubblici o allo Stato)

Nei mesi successivi all’introduzione il regime è stato messo a punto e sono state regolamentate anche le operazioni passive, ossia quando il fornitore / cliente può detrarre l’iva: se anche lui ha optato per l’iva per cassa scaricherà l’imposta quando paga la fattura altrimenti può farlo da quando riceve la fattura.

L’iva per cassa nasce come una tutela per aziende e professionisti: non poteva essere corretto che i pagamenti mancati o ritardati gravassero sulle tasche delle PMI, e perciò era giusto intervenire, ma il problema non è ancora del tutto risolto perchè anche questo regime ha una scadenza. Dopo un anno dall’operazione, infatti, l’iva va versata anche se la fattura non è stata ancora pagata (a meno che il cliente coinvolto non sia assoggettato a procedure concorsuali come liquidazione amministrativa, fallimento, amministrazione straordinaria).

 

Articolo originale al link: MagicInvoice

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