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Scuola digitale, quando la lavagna diventa touch

di Sara Adami

 

maya avevano ragione parlando di fine del mondo: se è vero che tra pochi giorni la scuola italiana diventerà digitale, non vi sembra che il cambiamento sia così grande da rispecchiare i presagi apocalittici?! Anche stavolta siamo sopravvissuti ai brindisi dell’ultimo e ai buoni propositi del primo dell’anno, e viaggiamo saldamente verso la metà di gennaio: ripresa la palestra, la dieta e acquistata la sigaretta elettronica per aiutarci a smettere di fumare, siamo pronti per le vere novità di questo nuovo anno.

Prima su tutte è davvero la digitalizzazione della scuola. Era stata la spending review del Decreto Sviluppo dell’Agenda Digitale a imporre queste riforme a partire dal prossimo anno scolastico, a prevedere che pagelle e iscrizioni diventassero delle procedure da compiere online.

La prassi di queste operazioni diventa obbligatoriamente digitale: sul sito dedicato i genitori degli allievi di scuole elementari, medie e superiori sono chiamati a compilare i moduli e a seguire l’itinerario online. Saranno le scuole dei figli a fornire il giusto supporto per chi si troverà in difficoltà, sebbene il percorso sia stato ben studiato e correlato da guide passo a passo anche per i meno esperti. Il ministro dell’Istruzione Profumo si è anche occupato di compilare e mettere in linea il database di tutti gli 11mila Istituti italiani, un segnale che dimostra trasparenza e chiarezza in un momento in cui tutto il Paese reclama ordine e semplicità.

I genitori potranno scoprire tutto quanto sulle scuole in cui mandare i loro figli, dalle caratteristiche tecniche alla situazione contrattuale degli insegnanti che ci lavorano, persino i documenti relativi all’apprendimento dei ragazzi. A noi di Lab13, che crediamo nella formula del Laboratorio tanto da aver usato questa parola per definirci, questo progetto che si realizza piace moltissimo. Quale miglior Laboratorio di vita se non quello che affianca e insegna ai nostri figli, quale miglior modo di istruirli se non quello di dar loro strumenti digitali, tecnologici e avanzati come quelli che troveranno quando saranno pronti per il mondo del lavoro che li attende.

L’agenda digitale è uno strumento moderno che apre la porta agli open data, i dati aperti che mano a mano andranno a coinvolgere anche la sanità, il turismo, la cultura e tutti quegli ambiti che richiedono una maggiore trasparenza da parte della pubblica amministrazione verso il cittadino.

La precisa struttura web verrà supportata anche dagli spot televisivi: sui canali Rai verranno mandate delle pubblicità studiate ad hoc per spiegare ai cittadini le novità di questo servizio, che già era stato proposto come facoltativo per lo scorso anno ma che solo in cinque mila famiglie avevano scelto. La rivoluzione digitale è anche culturale, un passaggio a un formato più vantaggioso per tutti gli aspetti della filiera. Se i cittadini usano i servizi web obbligano le scuole a usarli di conseguenza, e in questo modo obbligano chi di dovere a ottimizzare le connessioni, a formare il personale, a migliorarci la vita.

Il rapporto tra scuola e famiglia sarà più buono, e anche quello interno, tra insegnanti e studenti. Più tempo, meno costi, con questi ingredienti non si può che ottenere una ricetta perfetta. Armatevi di tablet, smartphone e potenziate le vostre connessioni, il 2013 è l’anno in cui comincia davvero la svolta digitale.

Source Image : CinqueGiorni

 

Articolo originale al link: Lab13

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