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So cosa hai fatto su Facebook!

di Sara Adami

 

La sfida tra i social network è giornaliera: se puoi caricare le foto da questa rete sociale allora dall’altra puoi caricarle e modificarle, se su uno puoi ampliare le tue relazioni pubbliche allora sull’altro puoi anche fare microblogging, se Twitter lancia il meglio dell’anno allora Facebook lancia il meglissimo. E così è stato, a un giorno di distanza i due colossi del web hanno aggregato il loro “the best” su una piattaforma che potesse raccontare questo 2012 come in una lunga sequenza di contenuti.

Del meglio di Twitter abbiamo parlato l’altra settimana, ma su Facebook cosa è successo? Su Facebook Stories sono stati raggruppati tutti i trend suddivisi per nazioni, migliorando la struttura a livello mondiale che, invece, aveva riportato Twitter. In questo modo scopriamo che in Italia il primo argomento in assoluto di cui si è parlato è stato il terremoto. La paura, l’Emilia, gli aiuti, la ricostruzione. Bravi facebookers, un tema politico, ambientale e sociale di cui tutti i cittadini devono occuparsi.

Al terzo posto c’è Mario Balotelli. Al quinto il Chelsea Football Club. Al decimo Andrea Pirlo. Rassicuriamo i lettori, da questi dati pare evidente che l’Italia è ancora una Repubblica fondata sul calcio.

Se parliamo di musica vediamo che soltanto tre canzoni sulle prime dieci più citate/linkate/condivise sono in italiano: secondo posto per i Club Dogo, quarto per la Amoroso e settimo per i Modà. Obama che vince su tutti nelle discussioni politiche e piazza San Marco con il più alto numero di registrazioni su Facebook (quasi 400 mila). Tirando le somme possiamo dire che gli italiani vivono di calcio, ascoltano la musica rap e vanno in vacanza a Venezia. Vi riconoscete in questo profilo?!

La vera differenza con Twitter è stata la creazione di “Guarda il tuo 2012 in breve“, una carrellata dei 20 momenti più significativi selezionati da Facebook, le foto, gli status e gli eventi che hanno caratterizzato il profilo dell’utente in modo rappresentativo: le storie così scelte possono anche essere condivise e proposte ai nostri amici. Un miliardo di racconti di vita tutti diversi nel mondo, perchè un miliardo è il numero degli utenti raggiunto da Facebook, con 140 miliardi di amicizie strette, 305 a testa, in media. Su questo social network l’utente standard ha 22 anni, passa quasi 7 ore al mese sul suo profilo, si collega ogni giorno nel 50% dei casi. Le statistiche dicono che siamo giovani, sociali, impegnati e dispensatori di like (a tal proposito correte a likare la nostra fanpage prima di continuare a leggere!).

L’importanza di questi dati si realizza nel confronto con quelli che parlano delle aziende: circa il 30% delle imprese utilizzano i social media come fonte di business, ma quasi il doppio dei loro clienti condividono gli acquisti che fanno sui social. Come a dire che gli utenti sono pronti al mercato digitale, le aziende lo sono per metà. Se vi sentite rappresentati da questa statistica, se avete il potenziale ma vi mancano i mezzi, se volete saltare nella rete meglio di un pesce questo è il momento.

Anche dopo venerdì 21 dicembre, perchè se anche il mondo dovesse finire siamo sicuri che il web resisterà.

 

(e, se sopravvivete, buone feste!)

 

Articolo originale al link: Magellano

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