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3 secondi per vincere

di Sara Adami

 

La differenza tra il successo e il fallimento di un sito sta nel tempo che impiegate a leggere questa prima frase. Tre secondi. Recenti ricerche hanno calcolato qual è il tempo di attesa che un utente sopporta quando digita un indirizzo web e attende l’apertura della pagina: dopo due secondi è ancora lì attento e interessato, al terzo potete considerarlo perso.

La velocità di caricamento di una pagina web diventa fondamentale nell’ottica di coinvolgimento del fruitore del servizio, visto che il 57% degli utenti abbandona il sito dopo 3 secondi e che il 74% al quinto secondo ha già digitato il link dei vostri concorrenti. Anche all’Università del Massachusetts hanno condotto una ricerca simile per capire il livello di pazienza di chi cerca un video online: un ritardo di due secondi e l’attenzione è già perduta.

In un mondo in cui le persone hanno sempre meno tempo per se stesse e cercano costantemente di incastrare gli impegni giornalieri, non ci si può stupire se anche online si dimostrano poco tolleranti e molto impazienti.

Ma la velocità di caricamento di un sito da che cosa dipende? Innanzitutto dal linguaggio con cui è stato scritto. Ogni componente aggiuntivo, ogni immagine e ogni plugin inserito renderà più lenta la pagina web, mentre un semplice codice in html con css (Cascading Style Sheet) e con le immagini ottimizzate lo renderà leggero e appetibile. Altro elemento è l’hosting, perchè una banda adeguata alle esigenze del traffico è fondamentale (per misurare la potenza del vostro server cliccate su HostTracker).

Come immaginerete un codice ben scritto e un server eccellente non sono tuttavia sufficienti. E se la connessione dell’utente è lenta? (Per i miracoli chiedete in fondo a destra.) Consigliate l’utilizzo di MisuraInternet, un progetto dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che permette di monitorare la qualità di un collegamento, la velocità della banda e degli upload. Servono quattro minuti per effettuare una verifica sia sulla connessione, ossia il servizio che viene pagato all’operatore, che sul computer e sulla rete da cui ci si collega. Uno strumento utile per tutelarsi e verificare il rispetto delle norme contrattuali.

Stopwatch e Speed Tester sono soltanto due dei molti siti che sono in grado di analizzare la velocità di caricamento di una pagina web o di un blog. E’ chiaro che l’unione di struttura, ottimizzazione contenuti e velocità di navigazione, determini la sua usabilità e un miglior posizionamento sui motori di ricerca. La “regola dei 3 click” parla chiaro: per essere un buon sito l’utente deve essere in grado di trovare ciò che cerca con solo tre colpi di mouse. Primo, l’url del sito. Secondo, menù gerarchico o barra di ricerca. Terzo, l’articolo di interesse o quantomeno quelli affini. E se il meccanismo si inceppa state certi che al quarto click l’utente si starà già rivolgendo a qualcun altro.

Meno zavorra per il vostro sito significa immagini e codici del template compressi (ad esempio con CSS Compressor), ottime prestazioni per il server che vi ospita e la speranza che il collegamento internet dei vostri clienti sia performante. O che almeno l’utente abbia la pazienza di un santo. Insomma, se il vostro sito è veloce e facilmente consultabile allora il vostro utente/cliente ne rimarrà contento, facilmente vi farà una buona pubblicità, tornerà spesso a trovarvi e diventerà un membro felice della vostra famiglia.

Source Image : Focus

 

Articolo originale al link: Magellano

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