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Apple e Steve Jobs, dalla storia al futuro

di Sara Adami

jobsIl film di Ashton Kutcher non l’ho visto. A parte che non ne ho sentito parlare bene, ma poi se penso a Ashton Kutcher mi viene in mente Demi Moore, e quindi mi viene in mente Ghost, e quindi mi viene il magone. Ecco, ora mi sento triste. Comunque, Ashton Kutcher avrà fatto anche il suo dovere ma io Steve Jobs voglio ricordarlo come ce l’hanno raccontato, e non voglio rischiare che il film dica che era uno che non si lavava o che collezionava smalti colorati.

Io voglio ricordarlo come l’uomo che fondò un’azienda dalla quale fu prima allontanato per delle discussioni e poi ripreso occupando la posizione più alta dell’organigramma. Silicon Valley ebbe il suo frutto dorato, Apple, e la storia cambiò. Era il 1978 quando Jobs e l’amico Steve Wozniak chiamarono con loro John Sculley che faceva il pubblicitario alla Pepsi-Cola. Le divergenze tra l’animo creativo (Jobs) e quello manageriale (Sculley) furono tanto forti da convincere il consiglio di amministrazione a lasciare a casa colui che nello stesso giorno fondò la NeXT Computer, tanto per vedere che effetto faceva avere una rivincita creando un’azienda più grande della Apple. In realtà la NeXT fu abbastanza un flop (nonostante il fantastico NeXTStep), ma nel 1996 la Apple decise di comprarsela con l’idea di farne un sistema operativo eccellente. Jobs tornò al suo posto nel consiglio di amministrazione e nel 1997 diventò Ceoad interim, o meglio iCeo.

Una vita breve ma intensa, quella di Steve Jobs, una storia lunga e altrettanto intensa, quella della mela morsicata. Ma la scomparsa del suo creatore non ha segnato la strada di Apple, in salita oggi come allora. Tanto da promettere e mantenere continuamente grandi novità: cosa succederà nel 2014? L’anno sta per chiudersi con un bilancio più che positivo, ma quando si parla di tecnologia si parla sempre di domani e perciò è bene sapere cosa ci aspetta.

E’ l’analista informatico Gene Munster a lanciare le sue previsioni sul panorama hi-tech: ques’uomo conosce bene Apple, il modo in cui l’azienda ragione e quello in cui agisce. Valutando la vendita degli iPhone dell’ultimo trimestre, che è aumentata ma non quanto Apple prevedeva (è un prodotto ottimo ma sempre troppo caro per il mercato), Gene Munster prevede che nel 2014 ci sarà il lancio di un nuovo modello di IPhone con display da 5 pollici e la messa in vendita dei vecchi modelli a prezzi scontatissimi. L’IPad potrebbe diventare più grande e Pro, mentre l’IWatch potrebbe essere la carta vincente: un orologio completo di Siri, touch e Facetime.

La sfida più grande, dice Munster, potrebbe riguardare le autenticazioni di pagamento tramite TouchID: le impronte digitali convinceranno gli utenti a usare Passbook sempre di più. Certo, sono tutte ipotesi, ma non è improbabile che si avvicinino alla realtà. Nel frattempo Apple, per rilanciare i suoi prodotti in vista dell’arrivo del Natale, promuove sul sito un’iniziativa interessante: domani, 29 novembre, sarà la giornata di shopping più speciale dell’anno e si attendono grandi sconti. Cosa aspettate? Ci vediamo sullo store!

Source Image: Laern

 

Articolo originale al link: Magellano

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