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Bentornati a casa

di Sara Adami

 

A volte sembra di essere nati con delle sensazioni in tasca, di quelle che si sedimentano e diventano abitudinarie, rassicuranti nel loro ciclico ritornare.
Io, ad esempio, ne avevo una ben presente: fin da piccola, tutte le volte che partivo da casa ed andavo in vacanza o comunque lasciavo la mia città per qualche giorno, al mio ritorno provavo una sorta di allegria nel constatare che il cartello di benvenuto era ancora lì, che le vie erano ancora disposte nello stesso modo, i negozi nelle loro identiche posizioni conosciute. I colori, gli alberi, i semafori, tutto sempre uguale, ordinato, familiare. Una specie di -bentornata a casa- che mi rendeva sicura dei miei spazi, dei miei passi passati e futuri.
Ora, invece, non ci sono strade colorate, non ci sono aziende allineate, non ci sono cartellli e non c’è abitazione in questa città in cui io mi senta più a casa che tra le sue braccia.

Cominciamo così questo nuovo anno, cominciamo raccontandoci le sensazioni che sono sparite, le novità che stanno arrivando, le speranze in cui testardamente crediamo.


ps: ringrazio moltissimo la collega blogger SanCla che ha pensato bene di nominarmi tra quelli “che hanno dimostrato il loro impegno nel trasmettere 
valori culturali, etici, letterari o personali”, scrivendolo in questo post.
Ci ho rilflettuto sopra, ed ho deciso che non mi sento altrettanto pronta a fare lo stesso: nominare alcuni blog che leggo ed apprezzo in tal senso non sarebbe difficile, ma nominarne quindici è quasi drammatico.
Ritenetevi tutti nominati, allora!
 

9 Comments

  1. strahad

    8 Gennaio 2009 at 17:20

    Ci sono case che non hanno città. Ci sono città che non hanno case.
    Ci sono cuori che hanno in ogni città la loro casa.
    Ci siamo.

  2. calmaapparentex

    8 Gennaio 2009 at 21:36

    le speranze in cui testardamente crediamo

    credo che basti

  3. anonimo

    8 Gennaio 2009 at 22:55

    Il commento di M. è sensazionale, chapeau!
    Aggiungo solo che leggendo la tua prosa, mi hai fatto venire in mente il passaggio di una canzone di Baglioni (“Poster”) con Jovanotti ad “Anima mia”…
    E andaaaaare lontano, lontanooooooooo
    Vi.a l’influenza 😉

  4. Delizia

    9 Gennaio 2009 at 02:18

    Non il mio :))

    Hai un po’ di arretrati da leggere con calma…
    Ti consiglio di andare in ordine cronologico.

  5. cliste

    9 Gennaio 2009 at 15:11

    è bello avere un posto da chiamare casa…la tua poi è la migliore,cercatrice fortunella… 😉

  6. GIESSE1200

    9 Gennaio 2009 at 17:50

    io invece..ogni volta che mi capita di rientrare da viaggi ecc…mi dico : cacchio ma proprio tutto uguale come prima!!! mai una novità,mai un cartello spostato o un negozio nuovo!! !!! …e poi mi dico…ci risiamo..la solita routine…è finita la festa…. 🙂

  7. simple

    9 Gennaio 2009 at 22:19

    di nulla, tutto merito tuo (e dei post come questo)
    🙂

  8. unpandanano

    12 Gennaio 2009 at 11:05

    ben tornata a casa dunque….
    io spero di ritornare al mondo blog….
    baci

  9. searching

    13 Gennaio 2009 at 09:37

    strahad : mi innamoro di te ogni giorno.

    calmaapparentex : credo che non bastino mai.

    Vi. : lasciamo i grandi al loro posto, io ci provo soltanto 🙂

    Delizia : già ci dissimo! ci dicettimo! ci dimmo!

    cliste : lungi da me il lamentarmi, eh!

    GIESSE1200 : potresti non ritornare dai viaggi!

    simple : e ti pare una dichiarazione da poco?! un inchino.

    unpandanano : perchè, stai male dove sei?!

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