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”Com’e’ dolce, certe sere”

di Sara Adami

Non è più così giovane, e la sua storia è ricca di povertà.

Piange spesso. Per emozione, forse, ma anche per dolore. O commozione.

Poi riprende a sorridere, splende, si illumina e si colora.

E ritorna a essere quella di sempre.

La mia città.

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6 Comments

  1. simple

    8 Ottobre 2010 at 12:37

    Anche se non ci vivo, è un po' anche la mia città.

  2. anonimo

    8 Ottobre 2010 at 14:51

    Solitudine, inquietudine

  3. anonimo

    10 Ottobre 2010 at 09:05

    In un modo speciale, da anni, è anche la mia città.Da uno che vive di ca da l'aghe.Buena vida.

  4. anonimo

    14 Ottobre 2010 at 23:42

    anche io la amo. 

     

    ikki

  5. Alcarion

    1 Novembre 2010 at 01:11

    quanta vita ci ho lasciato

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