Avevo dai due agli otto anni, ieri, mentre sguazzavo in una vasca piena di palline colorate, splendido passatempo per bambini giocosi ed adulti annoiati in una giornata piovosa al mare.
Ho avuto brevi istanti di sensi di colpa, mentre addentavo un enorme trancio di pizza, e molto piu’ brevi mentre assaggiavo il gelato, nella cornice serale della miacitta’bynight.
La giornata era stata rilassante, a tratti noiosa o divertente, con un unico punto interrogativo: perche’ ho pianto davanti ad una commedia divertente e surreale anche davanti ad un bel (scontato) lieto fine? Incredibile sensibilita’ o troppa tensione da sfogare?
Dopo il cinema il giro in centro ha regalato a me, ed alla Amica pinguina, l’incontro di quattro baldi e divertenti giovani: la serata se ne e’ andata tra risate e provocazioni, la nottata tra riposo e interrogativi, la mattinata di oggi, tra incomprensioni e giochi con i cani.
Tra poche ore me ne andro’ a farmi scaldare da questo ultimo sole, riprendero’ un po’ di abbronzatura e anche le nuvole di oggi passeranno.
"Quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare." John Belushi
ildiego
quando il gioco si fà duro, gli altri scappanomai pensato di portare il pupazzo in vacanza:p.s. bello in renoir
macca
Ma dov’eri? Io al cinema con la piccola…poi, però, via con amici.
Ci sfioriamo di continuo, mi sa.
D’altronde, qui non è New York!
Buona Domenica
Daniele
Frogg
…e noi siamo i duri!
;o)
dadevoti
Quando il gioco si fa duro, c’e’ bisogno di eroi …
(dade)