Da te ho imparato la rabbia. La perdita di controllo, l’ingiustizia dilagante delle azioni scoordinate. Per lungo tempo ho anche creduto di averti segnato, di aver conquistato un posto su cui sedevo senza diritto.
Da te ho imparato a difendermi, a farmi più forte del tempo che passa, più lenta del silenzio nell’attesa. Tornavi e non c’ero più, te ne andavi ed ero sempre tua.
Da te ho imparato a mentire, camminare con precisione sul filo del taciuto. Tu, che ami non ascoltarti e poi perdonarti. Tu, che sai solo assolverti e condannarci.
Un giorno di mezza primavera ho allargato le braccia per non trovarti più. Quel che mi rimaneva in mano erano i tuoi segreti: potrei giocarmeli e rovinarti, minacciarti per riaverne il diritto.
Ciò che scelgo è quello che mi hai insegnato.
di Sara Adami
Gioia
Fa così male leggere questo…
Mi veste.