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I Miracoli di Twitter

di Sara Adami

 

In meno di ventiquattro ore dal primo messaggio ha già superato un milione di follower: il Papa aveva aperto i suoi otto account Twitter un anno fa ma ha cominciato a utilizzarli solo da poche ore, forse spinto dall’arrivo del Natale, forse per dare un segnale di svecchiamento della Chiesa. Poco importa se dietro al suo profilo ci sono un team di incaricati e consulenti della comunicazione (anche se noi vogliamo immaginare Benedetto che gira per casa con l’IPhone e il rosario elettronico): la rivoluzione di Twitter è diventata ancora più forte e tangibile in questo 2012.

Nato nel primo giorno di primavera del 2006 dall’allora trentenne Jack Dorsey, oggi Twitter conta più di 500 milioni di utenti attivi e 175 milioni di tweet giornalieri. Inizialmente di nicchia, poi geek, ora il social cinguettante ha conquistato sia il cuore del pubblico internettiano che quello dei non addetti soprattutto in quest’ultimo anno.

Le tematiche trattate su Twitter sono fondamentalmente due: l’ironia e l’informazione. La prima fa sì che ci sia una sorta di sfida continua tra gli utenti a chi fa la battuta più irriverente e il commento più sagace, mentre il canale informativo quasi sempre serve a divulgare le notizie ancor prima dei giornali online. Succedeva a Maggio, il Terremoto colpiva l’Emilia e le immagini dei danni venivano twittate prima della trasmissione dei telegiornali, le frasi spaventate, le rassicurazioni ai parenti lontani. Si chiama citizen journalism, ossia la divulgazioni di informazioni giornalistiche in modo attivo e interattivo da parte degli utenti stessi, e probabilmente è il motivo della crescita esponenziale di utenti per questo social network. Sei UNO ma vali come 7 miliardi.

Ma torniamo al 2012. Non si può parlare di quello che è successo quest’anno su Twitter senza citare Obama: quasi 32 milioni di tweet hanno parlato delle elezioni americane e più di 800 mila utenti hanno ritwittato la foto dell’abbraccio con la moglie Michelle dopo la sua seconda vittoria. E poco importa se l’immagine non era originale, il successo di quella foto stava nel suo significato, nel cambiamento sociale e politico del mezzo.

Se ne sono accorti anche i genitori di Youtube, tant’è che hanno rinnovato la veste del sito in modo da rilanciare la tv secondo Google: Youtube ha imparato da Twitter a mettere l’utente al centro delle sue scelte, e non viceversa. L’aggiunta del suggerimento dei canali da seguire, la minimalità della grafica e lo stile ordinato farebbe pensare a un prossimo passo di integrazione con Google Plus, soprattutto perchè i video suggeriti ora arrivano dai nostri accerchiati. Sul canale Youtube di Twitter, tra l’altro, trovate un bel video che riassume tutti i maggiori eventi del 2012 tramite hashtag e tweet.

Sintesi dell’anno che sta per concludersi anche su http://2012.twitter.com/ : 150 milioni di tweet durante le Olimpiadi di Londra, 220 mila retweet per il saluto di Justin Bieber a una sua giovanissima fan scomparsa, Super Bowl e gli MTV Music Awards i due eventi più cinguettati. Gli appassionati di Twitter, inoltre, dimostrano di essere grandi amanti della musica perchè tra i primi 10 profili più seguiti nel mondo ben 8 sono star di quest’arte.

La forza e la curiosità della rete spicca con forza guardando i numeri e i temi del 2012 di questo social network. Passioni, tendenze, politica, sport, salute. Twitter è come il bar del paese: ti senti a casa, puoi parlare di tutto, non chiude mai.

 

 

Source Image : Umore Benigno

 

Articolo originale al link: Magellano

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