La conferma della rivoluzione arriva dal convegno “Illuminazione urbana e architettura a led” che si è concluso alla FieraMilano: la manifestazione, incentrata sul tema The Innovation Cloud, ha potuto stabilire che la scoperta riguardante il mercato dei Led può solo migliorarsi. Al salone delle rinnovabili si è parlato di risparmio energetico e di tecnologia: l’economia mondiale, infatti, potrà trovare sollievo grazie all’utilizzo di questi dispositivi che consentiranno di diminuire il consumo, e quindi i costi, dell’energia primaria.
Dodici per cento in meno, quindi meno 19% di elettricità, per queste tecnologia relativamente recente che, dopo aver brillato a lungo in Europa, si sposta verso gli Stati Uniti e l’Asia: sono queste nazioni, infatti, ad aver conquistato il monopolio dell’illuminazione superando la manifattura europea. Un settore in cui è necessario abbandonare il digitale e passare all’analogico, un settore in cui è necessario investire: secondo Bigatti di Gewiss sarebbe proprio questo il motivo del rallentamento aziendale della nostra comunità.
Una rivoluzione che promette fino al 55% del risparmio rispetto alle lampade consuete, ma che va ancora molto studiata dal punto di vista dell’affidabilità: anche la qualità della luce va migliorata (l’obiettivo è raggiungere le 50 mila ore) per ottenere un prodotto omologato e tarato. Ma la ricerca subisce il duro colpo della crisi economica, fa rallentare il passo all’innovazione: questi dispositivi illuminotecnici sono un futuro tangibile.
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