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Imo, le nuove regole dell’efficienza energetica

di Sara Adami

Nuovo anno e nuove norme che regolamentano l’efficienza energetica in mare: a dettarle è stato l’Imo, l’Organizzazione Marittima Internazionale, che ha deciso di imporre nuovi limiti che tengano sotto controllo le emissioni di anidride carbonica durante le operazioni di trasporto marittimo, commerciale e non. Per il 2013 si è deciso di adottare gli emendamenti che nel 2011 erano già stati approvati nella Convenzione Marpol e che legano il nome dell’Eedi (Energy Efficiency Design Index) a un piano di gestione ottimizzata dell’efficienza: le navi che superano le 400 tonnellate devono seguire la regolamentazione che ne impone i limiti.
Il piano si chiama SEEMP (Ship Energy Efficiency Management Plan).

L’Eedi farà in modo che dal 2015 le nuove navi vengano costruite prevedendo un miglioramento ambientale, all’inizio le sue prestazioni dovranno essere più pulite almeno del 10%, entro il 2030 raggiungere una percentuale del 30%. Questo indice non sarà determinato da oneri strutturali, ognuno sarà libero di impiegare le proprie risorse e le tecnologie a disposizione per raggiungere l’obiettivo.

Con il 2013 nuove regole anche su rifiuti, inquinamento, navi e scarichi: il precedente divieto totale di scarico in acqua ora comprende delle piccole eccezioni, ma la prevenzione dell’inquinamento dei mari è al primo posto.
Alcune zone sono state individuate per permettere lo scarico di rifiuti di carico (alimentari, carcasse, acque con additivi e solventi usati per detergere le navi).

 

Articolo originale al link: Dailye

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