La Cina si tinge di verde: si calcola che l’investimento verso la sperimentazione della green economy si aggiri intorno ai 500mila miliardi di dollari dal 2011 al 2015, una cifra da capogiro nel campo della sperimentazione. L’ormai ex presidente della Commissione della Repubblica cinese Hu Jintao aveva già confermato l’attenzione del paese verso questo tipo di investimenti, comunicando la volontà di attirare gli stranieri per ampliare il mercato.
La forte attenzione verso l’industria ambientale da parte della Cina ha generato una forte domanda e, di conseguenza, una altrettanto forte risposta da parte degli investitori. Le imprese lavoreranno insieme al paese per alzare l’attenzione verso la tutela dell’ambiente: in questo modo non solo l’economia sarà verde, ma sarà anche fruttuosa perchè genererà circa 10 milioni di nuovi posti di lavoro, facendo crescere questo settore fino al 20% in più.
Le basse emissioni sono di fondamentale importanza per la Cina, tant’è che il compito dei prossimi leader politici è quello di mantenere le linee guida determinate dall’attuale dirigenza: studio e innovazione, produzione di progetti che migliorino la vita dei cittadini, abbassando le emissioni di carbonio. Infatti anche il prossimo primo ministro cinese, Li Keqiang, è sensibile a questi temi.
Si stima che solo nel settore dei veicoli elettrici gli investimenti saranno di 15 miliardi di dollari: auto a batterie, elettriche, per non gravare sull’ambiente, aumento del mercato verde anche nei bus e nei taxi, che da anni già sperimentano queste nuove tecnologie.
Warren Buffet, imprenditore e economista americano, stima che l’innovazione tecnologica sarà in pieno sviluppo soprattutto in Cina e in India.
E’ stato proprio lui a voler finanziare il progetto della BYD, permettendo alla città di Shenzen di ottenere 1.500 mezzi elettrici per il trasporto pubblico e dei taxi. Se si considera che in Cina anche i motorini elettrici superano come numero quello delle biciclette, allora si capisce quanto queste realtà verde sia vicina.
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