Lo trovo sempre tra l’ultima rotonda del paese e l’accampamento degli zingari, si mette in mezzo alla strada con il braccio allungato e aspetta. Conosco quella costanza.
La prima volta sono stata insicura, ho rallentato ma non frenato, mi sono fermata dopo qualche metro e mi è corso incontro. La prima volta ho spostato il portafoglio.
Sale in auto in fretta, stavolta ho i finestrini aperti perché durante il giorno ha fatto caldo e ho bisogno di molta aria per allontanare i pensieri.
Alessandro puzza come la vita, puzza in estate e in inverno, appena si siede dice cosa darebbe per una doccia. Lo ripete tutte le volte, tutte le 21.15 in cui l’ho trovato in strada e raccolto. Lo dice e la mia indole sa cosa sceglierebbe tra accompagnarlo soltanto o aiutarlo davvero.
Va al Lidl anche stavolta, sostiene per fare la spesa, non chiedo e non credo.
Sembra meno stanco e sempre incatenato al se stesso precedente: Alessandro è di origini meridionali ma vive al nord dagli anni ’90, ha i miei stessi anni. Lei c’è stata per vent’anni, poi uno zio li ha fatti litigare, sai i pregiudizi e tutto il resto. È stato allontanato anche se insieme avevano un bar e una casa, lei lo ha cercato ma la famiglia li ha divisi, dopo un anno ha trovato un altro.
Oggi anche lui ha un’altra donna, me lo dice per la prima volta come se fosse difficile da spiegare, quando chiedo perché non riesce ad andare avanti risponde che si sta impegnando ma l’amore è un’altra cosa. Sono passati 4 anni e per lui niente è più stato dritto, niente lavoro, niente casa, niente auto, niente docce. Niente amore.
Così quando dici che siamo tutti uguali, quando ti sembra di avere dei problemi, quando sei certo che l’amore vinca su tutto e quando credi di amare abbastanza allora ricordati di Alessandro, che ha amato solo una volta e lo ha fatto per sempre.
Insane Soul
E adesso in bocca sento il gusto un po’ dolce e un po’ amaro delle mandorle.