di Sara Adami
Quello che mi racconti resta incollato come pece. Il tempo cammina senza sporcare i passi, quando ascolto le tue storie inconsapevoli.
Quello che non sai è che nessuno ha mai riso come te. L’insolente ricordo ne porta addosso solo una pallida imitazione.
Quello che vorrei per te è la tregua. Cancellare gli obblighi, i bisogni, gli incarichi. Dovresti solo vivere aspettando la prossima siesta, perchè amarti ti affatica.
Quello che non ti ho detto è che spesso sbagli. L’odore di vita e terra e carne svanisce dalle cose prima che vengano colte, ma l’odore della tua arte si impolvera persistendo.
Quello che mi hai insegnato è involontario. All’inizio ho creduto fossero solo impronte, poi orme, graffi. Ormai è innegabile che si tratta di lividi.
“…so che ti vorrei sapere
di più di quanto non so…”
99 Posse, Quello che
lamagadioz
Searching. 🙂
Che bello che usi ancora il blog.
Un pensiero da una vecchia scrivana, passata di qui.
searching
carissima!