di Sara Adami
Quella volta non avevi un odore, eri un colore.
Giallo, eri. Giallo di c’è troppa luce e non puoi avvicinarti, di aspro come un limone perchè sconosciuto e di buono come la pasta che non lo sai finchè non assaggi. Poi è arrivato il giorno dell’emozione, con i jeans in cui non entro più e le farfalle nella testa, che nella pancia sono capaci tutti.
Ti ho conosciuta un giorno di settembre, perchè settembre è il mese degli inizi e della fine del Giallo. Così dopo pochi giorni eri Rosso. Non avevi bisogno di parlare (non parli mai), rosso di ardore che vuole solo guardare.
Guardare per impararmi.
Con i mesi dei diventata grande, Verde. Cresci e ti allontani e così cambi, da Rosso a Verde, come i campi di papaveri. Verde del seme che si allunga in pianta e poi fiore che sboccia mentre l’automobile passa, corre via e non vedi più il rosso, rimane il verde.
Verde di resterai, sempre.
Gioia
Ecco.
Questo intendevo.
Nutrimento.
Baci bimba.
Mario
Ciao search, è un piacere rivederti! Sei tu, vero? Dovremmo esserci conosciuti su Splinder, quando mi chiamavo Maxweb. Un bacio.
M.
searching
Ciao Max, certo che sono io! Piacere di rileggerti, sei arrivato giusto in tempo perchè tra pochissimo mi trasferisco di dominio! Resta collegato!