di Sara Adami
La prima volta che ti ho amato ero quasi un’adolescente.
Ho sentito gli occhi riempirsi dei tuoi colori e svuotarsi di certezze, nello spazio di un sorriso avevo perso la coscienza e organizzato il nostro futuro, mente di sogno in corpo di donna. Non sapevo cosa mi aspettava, quando ho scelto di percorrere la mia strada dentro le tue scarpe.
Ti sono stata compagna. Io, che troppe volte ho come complice soltanto la solitudine delle vecchie fotografie.
Ti sono stata amante. Io, che nel cuore della notte non avrei mai potuto chiamarti, per non svegliarla.
Ti sono stata madre. Io, che in verità nel mio ventre ho saputo covare solo malesseri e delusioni.
Ma soprattutto ti sono stata amica. Da sempre, e prima di ogni altra cosa. Persino ora che te ne sei andato.
Dal giorno in cui mi hai abbronzato il cuore, perciò, mi è passata tra le dita almeno mezza vita, ed è passata in mano tua, senza cognizione, senza averlo deciso, persino senza averti.
Ciò che mi resta, di queste settimane silenziose, è la consapevolezza che tra di noi non c’è mai stato un vero inizio, prova a pensarci. Per questo, l’ho capito, mai avremo una vera fine.
Thunderblue
e chissà che non sia proprio così che va bene
anonimo
Quanto tormento nel tuo animoâ¦
Have a quite searchâ¦
vodkalemon
è bello?
searching
caro anonimo, non so chi tu sia ma sono certa che prima di scrivere questo commento hai valutato attentamente il fatto che quando uno scrive di uomini a tre testa non significa che è un uomo a tre teste. a tal proposito saluto l'amica p., che è la protagonista di questa storia che NON parla di me.
@vodka : uhm. cosa? non ho capito.
anonimo
Quanto poco sale in questa mia zucca⦠:-p Ti chiedo scusa.