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Una poesia sull’acqua

Ritorna sui tuoi passi, finchè riesci a vedere le impronte alle tue spalle.
Ritorna sui tuoi passi, finchè un senso lo danno i sensi.
Oppure procedi, anche insicuro, e sappi che voltarti vorrà dire cadere.
Perchè guardare indietro sarà una pallida sofferenza, saranno delicati ricordi, sottili domande.
Perchè non ci saranno frutti, in questo raccolto.
Perchè il gelido inverno è stato spietato.
Ma.
Di semi hai le tasche piene.
Giungerà la giusta pioggia.

(teneramente ispirata da questa, una delle dolci scoperte della mia breve gita milanese.
e, se avete cinque minuti, visitate il sito di questo poeta contemporaneo.)

7 Comments

  1. cliste

    5 Maggio 2008 at 05:40

    colpo d’occhio incredibile…vista da qui milano sembra anche bella.
    grazie.mi mancava. 🙂

    un abbraccione

  2. Pillow

    5 Maggio 2008 at 09:53

    sapere di avere le tasche piene di semi mi rincuora.
    se non spunterà una cippa, potrò sempre nutrirci i piccioni.
    Insomma, il seme è versatile.
    Seme è bello.

  3. papoff

    5 Maggio 2008 at 10:04

    non c’è più il futuro di una volta…
    (i-v-a-n, gs di via farini, milano)

  4. anonimo

    5 Maggio 2008 at 17:57

    Aria, terra e fuoco ti stanno antipatici?
    Vi.losofo

  5. searching

    5 Maggio 2008 at 20:31

    cliste : il mondo fuori dalla solitudine è bello, caro viaggiatore.

    Pillow : o proviamo a pensarla così oppure qui è un gran casino, sorella pills.

    papoff : ed anche le mezze stagioni scarseggiano.

    Vi. : non direi.
    poi, appena capisco cosa intendevi, ti darò una risposta migliore.

  6. cliste

    6 Maggio 2008 at 02:58

    colpito.affondato…

    (happiness is real only when is shared…)

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