Le giornate scorrono tra alti e bassi, le notti scorrono tra pioggia e lacrime.
Il cielo sta riversando tutta la rabbia di cui e’ capace, il mio cuore se ne sta riempiendo intristendosi.
Non riesco a controllare il pianto, non riesco.
Non riesco nemmeno a parlare di quello che ho, forse perche’ non ho niente, forse perche’ ho troppe cose.
Oggi io non sono piena di dolore, oggi io sono il dolore.
Le poche ore trascorse tra le sue mani sono scivolate lungo le guance nell’incapacita’ di ristabilire la serenita’, almeno per dimostrargli che non si deve preoccupare, che sto bene, che bla bla bla.
Non sto bene per niente.
Avevo centinaia di cose da dire e nessuna parola per farlo, mi sono ostinata a fissarlo silenziosa, nella convinzione che, se ne’ io ne’ lui abbiamo capito cosa stessi cercando, i suoi occhi ed i miei ci sono riusciti, si, loro hanno capito tutto.
Ho un tale bisogno di abbandono, di ristoro, di carezze e abbracci, ma non per cercare conforto, no, soltanto per non dovermi rialzare, per un po’, per poter stare all’ombra di quell’albero in silenzio.
Ora riesco solo a pensare che mancano troppe ore, troppi giorni, troppe lacrime al nostro prossimo incontro, ed io non so come potro’ fare, nell’attesa di vivere di lui, non lo so.
Lui e’ tutto, e forse oggi i miei occhi glielo hanno detto.
LucaConfusione
sbaglio
o ricordo un qualche commento
nel quale si chiariva
che motivo
di sconforto non era sicuramente
uiomo????
o stai parlando di dio… sei una fervente religiosa… una sposa di cristo?
anonimo
Non ho parole. Non ci sono parole.
18 novembre
vodkalemon
ciao search, sto così così.
ti faccio compagnia nella tua insonnia, sebbene provi, inutilmente, a porvi rimedio con il lexotan. mi manca tutto, ma questo lo sai…
se hai voglia di scivermi una mail, mi farebbe molto piacere.
blonda@tin.it
tanti baci, buona giornata…
macca
;-**
Buon Sabato
Daniele
Delizia
Grazie. Peccato che certe serate sono effimere come la coda delle comete.. Vorrei tanto poterne catturare una e tenerla stretta stretta sul cuore..