Chiude la telefonata un istante dopo il mio sofferto ciao, dopo che, in lacrime, gli sto silenziosamente urlando di restare ancora abbracciato a me.
Litighiamo da ore, quelle discussioni senza scampo, che si inaspriscono ogni istante sempre piu’, che non puoi distrarti, che non puoi sederti, che vorresti urlare per far tacere l’altro, che alla fine, come io sto facendo io oggi, ti accasci senza forza.
Ed ho ancora troppo lavoro da sbrigare, ed una discussione acerba da affrontare tra un paio di ore, ho ancora nella testa il messaggio di chi forse vuol smettere di lottare, e negli occhi di mia madre la serenita’ nell’ascoltare che me ne andro’ via, e le parole di chi non mi ha amato mai, di chi non mi ha forse voluto mai.
Questa e’ una giornata tremendamente sbagliata.

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