Sei ritornato oggi.
Non sabato, quando ho fatto quattrocento chilometri per rivederti e poi ci siamo fatti stupidamente interrompere dalle discussioni.
Sei arrivato oggi, quando hai aperto la porta senza nemmeno accorgerti dei lavori sulla facciata esterna della casa, quando l’hai richiusa a chiave ed hai fatto il corridoio, gustando ogni passo, quando hai bussato pur sapendo che ero li’ ad attenderti, quando mi hai guardato euforica in attesa del tuo abbraccio, quando hai visto la cascata dei miei capelli appoggiata al cuscino, quando i tuoi occhi hanno sorriso venendomi incontro ed il tuo viso si e’ riempito di luce, quando ha cominciato subito a fare troppo caldo.
Quando la tua mente, e la mia, ed il tuo corpo, ed il mio, hanno smesso di sognare.
anonimo
La vostra è una canzone che rende la vita sopportabile…
macca
Sto.
Sono stanco e stufo. stanco di lavorare e stufo delle beghe per la casa. Non si finisce mai. Non è che ho bisogno di ferie: ho bisogno di tranquillità .
A te bene, invece: lo deduco dal tono di questo post…
😉
Daniele
anonimo
“Ogni volta che parlo di te,
tu fai parte o non parte di me…”