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Canzonando

“C’è stato un momento in cui mi è sembrato (di) capirci qualcosa, vederci più chiaro in mezzo alle trame che intreccia la vita, ma è stato un attimo, soltanto un attimo.

C’è stato un momento in cui si è mostrato il disegno divino, perfetto equilibrio tra tutte le forze del bene e del male, ma è stato un attimo, soltanto un attimo.

E’ tutto chiaro improvvisamente, dopo un po’ non rimane niente, allora è meglio che tornino le ombre, fa troppa luce la parola sempre (fa troppa luce – fa troppa luce – fa troppa luce la parola sempre).

C’è stato un momento in cui si è intravista la meta lontana, la vera ragione del nostro passaggio su questo pianeta ma è stato un attimo, soltanto un attimo.

E’ tutto chiaro improvvisamente, dopo un po’ non rimane niente, allora è meglio che tornino le ombre, fa troppa luce la parola sempre (fa troppa luce – fa troppa luce – fa troppa luce la parola sempre – fa troppa luce – fa troppa luce – fa troppa luce la parola sempre).”

E’ il giochino del “che canzone ti senti addosso oggi?”.

Ringraziando il signor Mario Venuti, ho preso in prestito la sua ultima creazione e ne ho riportato il testo come se fosse un discorso, un mio post, i miei pensieri. Me stessa, ecco cos’e’ questo testo. E’ me stessa, oggi.

(out of contest: buon compleanno al mio amato fratellino ventiduenne)

26 Comments

  1. Alchemyst

    31 Luglio 2006 at 16:56

    Il disegno è ancora li, non è mutato di un solo tratto. Tutto è ancora immobile e la meta non è cambiata come non è cambiato il senso del nostro passaggio. Non desiderare tornino le ombre perchè le ombre saranno tanto più scure quanto più intensa sarà la luce della parola sempre. Abitua i tuoi occhi, ti prego, a questa troppa luce e vedrai che ho ragione, che niente è mutato e che tutto è ancora chiaro.

  2. lucamadeus

    31 Luglio 2006 at 17:36

    bellissimo testo, buon cantante Mario Venuti

    se non ti spiace, resto in silenzio…
    mi spiace, invece, perchè quando parli tu è sempre una gioia ascoltarti 🙂
    ti abbraccio, buona serata
    L.

  3. Pimms

    31 Luglio 2006 at 17:44

    devo cancellarti l’account 😉

  4. elesole

    31 Luglio 2006 at 18:15

    Già… le canzoni a volte sanno esprimere perfettamente un momento della vita, un istante, un attimo come in questo caso.
    venuti fa dei bei testi, però dopo il duetto con la Consoli non è stato a quel livello secondo me

  5. searching

    31 Luglio 2006 at 18:30

    Alchemyst : tutto bello. un’unica correzione. “Abitua i tuoi occhi, ti prego, a questa troppa luce e vedrai che ho ragione, che tutto è mutato e che tutto è finalmente chiaro.”

    lucamadeus : ero in contemplazione, sono certa che hai capito.

    Pimms : e poi chi scrive le cose che hai nel cuore e nella testa per te?!!

    elesole : citi una delle mie canzoni preferite, non c’e’ dubbio. pero’ anche questa, come un’altra almeno, mi e’ entrata dentro.

  6. LetterePerTe

    1 Agosto 2006 at 10:19

    “Fa troppa luce la parola sempre”.
    Poter scorgere anche solo un breve luccichìo di quel sempre é qualcosa di grande, sai?
    Scappiamo spesso dalle cose che non conosciamo. Fanno paura.
    … ma quel “sempre” é stato noi – prima di noi – é stato ed é “casa” – … e lo sarà … sempre.
    E ci abita dentro.
    Luce.
    Ne hai tanta anche tu. :o)
    Un forte abbraccio

  7. kecuore

    1 Agosto 2006 at 10:20

    … certi canzoni ti si pennellano addosso mentre “combatti” con la quotidianità…… 🙂
    Un salutone cara!

    K.

  8. strahad

    1 Agosto 2006 at 11:01

    Sai cos’è? Che le illusioni, le speranze, i desideri vanno e vengono.
    E allora la cosa importante certe volte diventa non tanto quello che passa e se ne va, ma quello che ti resta e come queste cose cambiano il tuo modo di respirare.

    Però non può andare sempre così. Sennò si finisce che quando qualcosa arriva per restare, noi non facciamo altro che aspettare il momento della sua partenza.
    E prima o poi, finisce col partire.

    …the tringle twinkle…and the trumphet play slow….

  9. LaToby

    1 Agosto 2006 at 11:03

    search, tu mi fai di strahad un uomo sensibile e accultrato. non va mica bene sai? 😀
    cmq anche io mi sento addosso spesso delle canzoni, ma mi faun po’ rabbia che certe cose non riesca ad esprimerle da sole..che qualcuno ci sia arrivato prima e mooolto meglio di me 😛

  10. searching

    1 Agosto 2006 at 12:23

    DropOfFire : sempre ben accetti 🙂

    LetterePerTe : dici? non dovrei scappare davanti a cosi’ tanta luce? hai ragione. pero’ adesso devo un po’ abituare gli occhi a tutta questa luminosita’, e poi avro’ meno paura…

    kecuore : allora lo conosci anche tu il gioco delle canzoni 🙂

    strahad : ok, la tua visione mi piace. ora mi racconti anche come si distinguono le cose che sono fatte per restare dalle altre. e poi avrai dato tutte le risposte alle domande della mia vita, ecco.

    LaToby : ma strahad e’ super sensibile, believe me! (ed anche tu, se riesci ad entrare dentro i testi, dentro alla tua testa, e dentro ai nostri cuori…)

  11. strahad

    1 Agosto 2006 at 12:30

    @LaToby: c’è solo una risposta…dove sono le gocce? 😉

    @search: eh, purtroppo le cose fatte per restare, a volte, non sanno nemmeno loro di esserlo. E quindi non resta che accarezzarle, sentirne un pochino il sapore, vedere se il loro gusto non cambia dopo un giorno di sole (o dopo uno di pioggia) e un po’ alla volta, con distrazione, accorgersi che tramonto dopo tramondo sono ancora lì.
    Oppure svegliarsi poco prima dell’alba per scoprire che senza la luce del sole nulla è come si sembrava niente è come prima. E prepararsi a un’altra partenza.

  12. LetterePerTe

    1 Agosto 2006 at 13:07

    :o) … un passo alla volta, si … giorno x giorno ;o) :o*

  13. tandream

    1 Agosto 2006 at 13:55

    Spegni quella maledetta luce!

    Si calino le tende e si aprino gli ombrelloni, buon agosto!

  14. DropOfFire

    1 Agosto 2006 at 14:20

    Perchè? Perchè è questo che lui vuole, ma io non mi sento in grado di darglielo.

  15. searching

    1 Agosto 2006 at 15:05

    strahad : va bene. oggi e’ un giorno di pioggia. osservo, gusto ed attendo. ma ancora non sono pronta a ripartire.

    LetterePerTe : quante ne sai!

    tandream : ciao poeta lessicale!

    DropOfFire : appunto. non lo fare, non mentire a lui, e quindi nemmeno a te stessa.

  16. bleunuit

    1 Agosto 2006 at 15:15

    Buoni giorni, di ozio e sollazzo… Ti lascio ora il mio saluto, mentre i bagagli aperti e bisognosi mi lanciano occhiatacce letali. Non si sa mai… 🙂

  17. GrampassoRamingo

    1 Agosto 2006 at 16:09

    Le sue sono cosi’ belle e vere che a volte fanno paura. Oggi pero’ propongo ” Partiro’ per Bologna ” della Banda Bassotti…

  18. searching

    1 Agosto 2006 at 17:05

    bleunuit : salutissimi a te, e lascia a casa tutte le cose che non ti va di portare via!

    GrampassoRamingo : non conoscevo ed ho guglato. alla faccia, che testo complicato!

  19. LetterePerTe

    1 Agosto 2006 at 17:46

    Le so tutteeeeeee!!!!!! :oDDDD
    … era solo per dirti che siamo sullo stesso mare … in barche diverse … ma sullo stesso mare ;o)
    Buona serata

  20. MaxWeb

    1 Agosto 2006 at 19:32

    …a volte basta un attimo per cambiare la vita. Mi scuso per la latitanza, ma è un periodo così. Un bacio.

  21. searching

    2 Agosto 2006 at 09:28

    LetterePerTe : cos’hai combinato, folle che non sei altro?!

    MaxWeb : li conosco bene, i periodi cosi’. So che ci sei.

  22. GrampassoRamingo

    2 Agosto 2006 at 11:03

    Meglio ascoltata che letta…ma era sarcasmo il tuo ? 🙂

  23. searching

    2 Agosto 2006 at 12:52

    GrampassoRamingo : no, guarda, il sarcasmo oggi aveva da fare (anche se il commento era di ieri) ed e’ rimasto a casa. ero sincerissima.

  24. lectrice

    7 Agosto 2006 at 16:04

    Io subisco il fascino di Venuti.Questa canzone poi…..

  25. Seilenes

    16 Agosto 2006 at 22:00

    Adoro Venuti.
    Riesce a cristallizzare sensazioni che sento fortissime.

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