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C’era un ragazzo

Era giugno, quando lo rividi. Ci eravamo conosciuti un paio di mesi prima, ad una festa di paese: era un amico della compagna delle mie giornate, da sempre innamorato di lei, ed io le avevo suggerito di dargli una chances. Lei non volle.

L’estate, fin troppo afosa, ci portava a raggiungere il mare appena ne avevamo l’occasione. Fu li’ che ci rincontrammo. I giochi con la sabbia e un lettino diviso a meta’ fecero il resto.

La calda stagione passo’ piuttosto in fretta, stavamo bene ed eravamo felici: dalle foto questo si vede. Ricordo quando una sera, di ritorno da una passeggiata romantica sulle colline con i vigneti, fermo’ di colpo l’auto e si mise a fissarmi: da quelle labbra che conoscevo come le mie uscirono parole d’amore talmente emozionanti che scoppiai a piangere.

Era settembre, mi sentivo libera, impegnata, felice ed amata.
Pagavamo due affitti, ma la casa in cui stavamo era una sola, non importava se fosse la mia o la sua.

Era settembre ed ormai dormivamo assieme ogni notte, la sera preparava la cena e attendeva che tornassi dal lavoro, il sabato facevamo la spesa assieme, durante la settimana mi faceva trovare fiori ogni volta che non aveva motivo per regalarmeli. Mi riempiva di attenzioni in un modo talmente completo da sorprendermi sempre. Io, che vivrei per sentirmi sorpresa.

Arrivo’ ottobre, arrivo’ il freddo, ed ancora lui mi scaldava.

A novembre capii.

Era passato troppo poco tempo da quando avevo messo fine alla precedente convivenza, o forse no.

Era passato troppo poco tempo tra la fine di un abbraccio e l’inizio dell’altro, o forse no.

Era solo che non l’amavo come avrei dovuto, credo.

O meglio, non sentivo che fosse quello giusto, nonostante tutto.

Quelle sensazioni che hai nell’animo e che non ti permetti di ascoltare finche’ un mattino ti svegli e ti sembra tutto cosi’ chiaro, quasi ti domandi come hai potuto non capirlo prima.

A novembre guardaii un uomo e vidi che aveva tra le dita le stesse cose che io avevo nel cuore.

A novembre cambiai vita, cambiai orizzonti, occhi e tornai a dormire da sola.

Era novembre quando bruciai i sentimenti di quel ragazzo, lui impazzi’ di dolore e passo’ i mesi successivi a minacciarmi in qualunque modo. Ed io ad evitare di uscire da sola, spaventata anche solo di entrare nella mia casa.

L’ho rivisto ad ottobre, quasi un anno era passato: aveva il viso ancora piu’ scavato di come ricordavo e le lacrime agli occhi.

Ancora non mi perdono per essere stata l’artefice di tanta sofferenza.

33 Comments

  1. anonimo

    3 Febbraio 2006 at 15:51

    Non devi perdonarti nulla. Sei sempre stata sincera con te stessa e con gli altri, mi sembra. Onesta e appassionata. Sei tu. Sempre. Abbi fiducia in te.
    18 novembre

  2. anonimo

    3 Febbraio 2006 at 16:09

    E mi pare che hai sempre pagato di persona nella tua vita. Anche per errori non tuoi.
    18novembre

  3. macca

    3 Febbraio 2006 at 16:20

    Caspita, sei pericolosa…
    Grazie di tutti i commenti ed i consigli: lo sai che mi sei molto cara.
    Daniele

  4. searching

    3 Febbraio 2006 at 16:21

    @ anonimo : grazie, diciottonovembre

  5. colanti

    3 Febbraio 2006 at 16:21

    “uscirono parole d’amore talmente emozionanti che scoppiai a piangere”…forse hai pianto per il suo amore non corrisposto da te…

  6. AngelsCry

    3 Febbraio 2006 at 16:45

    Un racconto a cuore aperto di un qualcosa che poteva essere e non è stato. Molte volte ci lasciamo trascinare dai sentimenti e pensiamo di essere innamorati di una persona, quando in realtà come diceva Colanti.Forse vogliamo tanto essere amati che ci illudiamo noi stessi di provare un qualche sentimento, che poi in realtà quando si dipana il sogno, ci mostra la cruda realtà.Ma tieni bene a mente questa cosa. Rendersi conto di non amare una persona, non è una colpa. Rendersi conto di non amare una persona e lasciarla dicendogli la verità, è un atto di grande coraggio e correttezza. Lui probabilmente era preso così tanto che non ha capito. Il problema è suo che non è capace di superare la cosa. Tu sei stata corretta e giusta. Sono contento di averti “conosciuta”. Sei una persona stupenda. ^_^

  7. AngelsCry

    3 Febbraio 2006 at 17:00

    Per te solo commenti veri e reali su quello che penso lo sai :)un abbraccio S.

  8. tothi

    4 Febbraio 2006 at 03:17

    “io dedico questa canzone
    ad ogni donna pensata come amore
    in un attimo di libertà.
    A quella conosciuta appena,
    non c’era tempo e valeva la pena
    di perderci un secolo in più.”

    gabri ponte.

  9. tandream

    4 Febbraio 2006 at 10:50

    Sei stata nominata! 😉

  10. macca

    4 Febbraio 2006 at 12:31

    Buon Sabato, mia cara. Dovrei parlarti: eventualmente ti chiamo (ma non è una cosa urgente, è che gente in giro…). Daniele

  11. psicopigiama

    4 Febbraio 2006 at 19:26

    Capisco. Posso dire di esserci passato più di una volta, dalla parte del ragazzo of course. Ti assicuro che, dopo la prima volta, si diventa più comprensivi, non si riesce a provare rancore; soltanto si vorrebbe vincere, almeno una volta.

  12. Giggi76

    4 Febbraio 2006 at 22:55

    La vita è fatta di scelte, non sempre facili. Meglio prendere il coraggio di fare una scelta dolorosa (per gli altri) che trascinarsi sapendo che il proprio posto non è lì. Ha ragione psicopigiama: col tempo si diventa comprensivi e, anzi, si ammira la persona che ci ha allontanato perchè sapeva di non amarci.

  13. macca

    5 Febbraio 2006 at 10:46

    Volevo augurati una buona domenica: spero che il tuo (breve) silenzio sia dovuto al solo fatto che sei in giro a divertirti!
    Daniele

  14. lamagadioz

    5 Febbraio 2006 at 21:02

    Io rifletto.
    Perchè devo.

    Su queste cose che dici, Searching, che mi scivolano sotto gli occhi come se potessi farlo io.

    Per un attimo ci sono rimasta così. Fulminata.

  15. lamagadioz

    5 Febbraio 2006 at 21:04

    …Ehm…Non sono stata molto chiara, eh?

    Le parole mi scivolano sotto gli occhi e raccontano cose che….

    Boh. Cose che potrei fare anche io.

    Mah.

    Troppo difficile da spiegare.

    Rifletto, che è meglio.

  16. MEGfestinalente

    5 Febbraio 2006 at 22:21

    Mah… io a volte mi ritrovo a non sapere più cosa pensare della comunicazione interpersonale e dei sentimenti.
    Recentemente mi sembrava di essere stata piuttosto chiara e mi sono trovata lo stesso ad accarezzare con risentimento la mia illusione (in buona percentuale indotta).
    In questa fase della mia vita credo di essere diventata addirittura scettica e prevenuta. Sentimenti che non mi appartengono, peraltro. Passerà.
    La verità, Search, è che bisogna farci sopra una bella risata e decidere di andare oltre, fissare la linea dell’orizzonte e sentire già il respiro caldo del vento e nuove emozioni alle porte del cuore…
    Non si vive del passato, di un dolore, di un no, di un’illusione. E quando si ama… meglio cercare di essere più liberanti e gratuiti possibile!

  17. Zaccaria

    6 Febbraio 2006 at 09:58

    Mi è capitata una cosa simile. Ma nessuno dei due ha mai pensato di dovere qualcosa all’altro. Forse c’è stata tensione nel distaccarsi ma adesso ho un tale piacere e rivederla.
    Le persone sono poco abituate a dare importanza alla reciprocità invece che alle proprie proiezioni ed esigenze. E’ bello fare l’amore. E’ una cosa che fa bene. E se il percorso è breve anzichè duraturo meglio concentrarsi su quanto di bello è capitato altrimenti si vive in un passato incompreso e in un futuro inesistente.

  18. unpandanano

    6 Febbraio 2006 at 10:47

    Buongiorno!

    “Vieni a leggermi……e a confessare i tuoi peccati”

  19. searching

    6 Febbraio 2006 at 11:26

    @ MEGfestinalente : il problema nasce tante volte da cio’ che l’altro si aspetta da noi, soprattutto se non e’ cio’ che noi siamo in grado di dargli. giusto?

  20. MEGfestinalente

    6 Febbraio 2006 at 12:18

    In realtà, nella vita come nei sentimenti, le aspettative sono quelle che ti fregano di più e inesorabilmente…
    Se in parte è umano coltivarle, specie quando sembra che dall’altra parte ci sia una risposta, talvolta ti portano a perdere la lucidità e un punto di vista obiettivo delle situazioni.
    E’ così brutto rendersi conto che non riesci a dare quello che vorresti, perchè scopri che non si è acceso quel qualcosa nel cuore…

  21. 18novembre

    6 Febbraio 2006 at 13:59

    ci sono anche momenti in cui amare e’ facilissimo. quando si e’ innamorati, per esempio. sono comunque d’accordo che normalmente e’ difficile anche se gratificante.

  22. AngelsCry

    6 Febbraio 2006 at 14:06

    Buongiorno carissima… come stai? ^_^

  23. AngelsCry

    6 Febbraio 2006 at 15:04

    Stò bene anche io grazie… ^_^Sono contento di sentirti su di morale, mi molto piacere. Un abbraccio.

  24. rincoceronte

    6 Febbraio 2006 at 16:32

    Peccato… il brutto di certe cose è che spesso non hanno una ragione.

    Questa però non l’ho capita:
    “A novembre guardaii un uomo e vidi che aveva tra le dita le stesse cose che io avevo nel cuore.”

    Ma che aveva tra le dita?

  25. elesole

    6 Febbraio 2006 at 17:43

    Sei stata onesta, non ti puoi rimproverare nulla. Leggendo il tuo post pensavo che la storia avesse un lieto fine… ma forse questa è la vita. Un bacio

  26. sdorilamas

    6 Febbraio 2006 at 21:44

    Non è colpa tua.
    O forse si, ma non come la vivi tu.
    E te lo dice uno che soffre, uno che sta dalla sua parte, uno che piange, che ama, che piange.
    Non è colpa tua se lui ti ama.
    Non è colpa tua se lui ti considera speciale.
    Non è colpa tua se lui ti considera la più speciale.
    Se decidi di amare, rischi di soffrire. Lui lo sapeva, lo doveva sapere.
    Io lo sapevo…
    E’ l’amore.

    [che merda. ma questa è un’opinione personale..]

  27. strahad

    6 Febbraio 2006 at 21:54

    Ti abbraccio search. Muto e silenzioso nella comprensione della colpa che ti senti addosso.

  28. Snowbunny

    6 Febbraio 2006 at 22:07

    Queste cose fanno parte della vita.Come il ferire ed essere feriti.Sei stata onesta con lui, appena sarà più sereno lo apprezzerà.

  29. dadevoti

    7 Febbraio 2006 at 12:13

    Secondo me hai semplicemente troppi denti del giudizio!

  30. anonimo

    7 Febbraio 2006 at 19:26

    mamma mia che roba tristolosa…
    sigh sigh sob sob,
    laTit

  31. searching

    8 Febbraio 2006 at 10:38

    @ laTit : noooo non fare cosi’…. sigh…

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