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Dimissionaria

Illuminata da un lontano lampione, la strada.
Ferma accanto ad un albero, appoggiata ad un muretto grezzo di recinzione, io.
La pioggia che cade leggera, di quella che tintinna ma non bagna, la sigaretta che brucia rapida tra le labbra, il cielo che mi osserva da sotto il suo grigio cappello.
Mi riparo sotto ad un terrazzo sporgente solo quando le gocce si ingrossano, e appena mi sposto… smette. (Succede sempre.)
La via e’ poco trafficata, le auto metallizzate l’attraversano schizzando umori rumorosi.
Decido di rientare in casa, la doccia mi scaldera’. Il letto mi accogliera’.
Ma poi, in queste ore della notte, accade che i dubbi e le amarezze tornino a trovarmi.
Chissa’ perche’ capita sempre che essi abbiano un peso differente da quel che avrebbero avuto in una fresca mattina o in un afoso pomeriggio: si adagiano a fondo letto come un docile persiano e ti graffiano i piedi come un dispettoso bengal. E, esattamente come con un gatto casalingo, e’ impensabile riuscire a scacciarli.
Certe delusioni, poi, son capaci di tenerti sveglio per rimproverarti, per ricordarti la malignita’ in cui sono annegate, farti percepire sensazione che, con la luce del giorno, eri riuscito a far assopire. Ed e’ inutile accendere la lampada, ormai. Ora le hai viste, conosci il loro odore e quel sapore amarognolo che lasciano sulla lingua.
A volte, di giorno, credi che scansando i pensieri sarai in grado di scansare anche le loro conseguenze. Ma la notte no. La notte, incredibilmente, certi malesseri acquisiscono luce inaspettata. E, con quella loro luminosita’, non e’ possibile dormire, e’ evidente.

(Tanto per la cronaca, domani sara’ il primo sabato da dieci anni a questa parte in cui saro’ completamente libera di non andare ad arbitrare. Le acerbe dimissioni, nate dall’ennesimo immotivato e scorretto sgarbo, sono state spedite undici giorni fa ed ancora attendono un riscontro, tristemente.)

27 Comments

  1. citofonaregiusy

    20 Ottobre 2006 at 12:24

    per la prima volta in dieci anni, passa il sabato mattina dall’estetista, dal parrucchiere e a fare del sano sciopping inconsulto

    ecco

    laGiusy

  2. sidgi

    20 Ottobre 2006 at 13:21

    la Giusy c’ha ragione!
    oltretutto ora sei finalmente libera di raggiungerci per un fantasmagorico sabato a mbriacarci di spritz! 🙂
    (e comunque alla maleducazione umana non c’è limite. i miei ex datori di lavoro m’hanno chiamato in lacrime quando le hanno ricevute, salvo poi dover andare per vie legali per avere la liquidazione… non c’entra nulla ma è in tema con il silenzio stampa…)

  3. criptica

    20 Ottobre 2006 at 13:42

    Nuooo!
    Niente più volley?

    L’occasione l’hanno persa loro.

    Tu hai guadagnato un weekend pieno tutto per te (tipo, puoi passarlo a lavarti i capelli)(no, dico, ci vorranno almeno un paio d’ore con quella maledetta chioma che ti ritrovi, no?)(benedetta…scusa, volevo dire benedetta)(dannazione).

    :*

  4. searching

    20 Ottobre 2006 at 14:42

    citofonaregiusy : hai davvero ragione. non fosse che piove e c’e’ un’umidita’ pari a quella di una palude (quindi il capello si ribellerebbe inevitabilmente) quella cosa li’ del parrucchiere non dovrei sottovalutarla, anche solo per dare… *un taglio*…

    mariatn : ex, credo.

    sidgi : non mi mbriaco, ma come dre di no ad un buon bicchiere… (se mi dici cosi’ allora devo pensare che e’ per quello che nessuno ha chiamato in lacrime, non hanno liquidazioni da darmi…)

    criptica : “L’occasione l’hanno persa loro.” mi piace. anche perche’, sinceramente, e’ vera, cavolo. (fatta. lavero’ la mia benedetta chioma ventiquattro volte, una ogni due ore)(dannazione).

  5. acquaforte

    20 Ottobre 2006 at 17:49

    Accidenti… mi spiace. So quanto ci tenessi. E’ proprio un periodo di grandi cambiamenti questo… eh? Prendila così, in fondo tutto ha un senso. E anche questo, come altre cose, un senso da qualche parte ce l’ha…. Un abbraccio.

  6. PAPPINA

    21 Ottobre 2006 at 08:58

    Non siamo così separati dalla materia. Io credo che sia per quello.

  7. anonimo

    21 Ottobre 2006 at 11:38

    questo non va benissimo
    credo che vadano ritirate entro l’anno prossimo
    lo sai che sei stata l’unica a cui ho ammesso di aver fatto un’invasione
    N9

  8. R0bin

    21 Ottobre 2006 at 12:04

    Ad averne la possibilità ci si potrebbe attaccare al bottiglione. Che non è salutare, lo so, ma o dimentichi o, meglio ancora, quel che ti cruccia viene esagerato al 1000 x 1000, prendendo risvolti prima grotteschi e poi esilaranti. E il mattino dopo nulla è passato, ma l’emicrania da sbronza occuperà per intero i tuoi pensieri, scacciando quelli tristi.
    See ya!

  9. Snowbunny

    21 Ottobre 2006 at 17:17

    Questo tempo grigio e piovoso è dannoso per l’umore e per i capelli…a meno che, come me, non si sia forniti di liscissimi capelli lisci…nemmeno il monsone riuscirebbe ad ondularli un po’…sob…

  10. MaxWeb

    21 Ottobre 2006 at 20:10

    …sì, i pensieri divengono pesanti, la notte; sembrano correre per tutta la casa a spaccarti i pavimenti. Ma sono solo pensieri. Una visone distorta della realtà. Un giorno riuscirò a capirlo.
    Un bacio.

  11. yunis

    23 Ottobre 2006 at 02:42

    non pensavo scrivessi in qsta maniera..veramente non ti leggevo prima e non ti ho parlato nemmeno,credo,al friuli doc per cui sarei stata una sensitiva se fosse stato il contrario..cmq.mi ricordi molto una persona a cui voglio bene..non e’ che di secondo nome fai laura e che c’hai una tuta formato batman con cui ti mascheri qnd devi recarti ai pericolosi meeting con quegli squilibrati esseri con la fissa di tenere un blog?? 😉

  12. searching

    23 Ottobre 2006 at 10:44

    acquaforte : ci tenevo parecchio, si. ma ora tengo molto di piu’ alla voglia di sentirmi libera e senza vincoli, per lo meno in quell’ambito. tutto ha un senso, hai ragione, anche questa mia scelta lo ha.

    PAPPINA : ovvio, ovvio che non lo siamo. io sono materia. e stamattina, ad esempio, io sono materia oscura, cosmologicamente misteriosa.

    N9 : ti attendevo. lo sai che sei uno dei pochi a saperlo, uno di quelli a cui avevo paura di dirlo. lo sai che quel mondo e’ sporco e chi lotta non vince. e lo sai che senza te ai *miei livelli* non e’ lo stesso. in questi mesi combatti tu, anche per me, forse ritrovero’ la capacita’ di farlo io.

    R0bin : peccato che finisco fin troppe situazioni da *dopobottiglione* e non fa per me… ma grazie per il consiglio…

    Snowbunny : figurati: capelli a boccoli e umidita’ come compagna di banco!

    MaxWeb : oppure sono una visione reale del mondo distorto?

    yunis : no no no. pero’, e forse non ci crederai, di batman ho le ciabatte. guarda qui. giurin giurello, sono le mie. e, a meno che tu non abbia una telecamera in casa mia, non potevi saperlo, che di certe cose non parlo con chiunque 🙂

  13. Zaccaria

    23 Ottobre 2006 at 11:22

    C’è poco da fare. Sapere perdonarsi o liberarsi dai fantasmi è un’operazione da equilibristi. Ma è salva vita. Non so bene come si faccia ma accade. Zac

  14. Todomodo

    23 Ottobre 2006 at 11:31

    Mi sa che sei un po’ metereopatica e un po’ cromopatica (se così si può dir). La pioggia è subdola, quanto a sensazioni malinconiche, e la notte inflessibile…
    E peccato anche per lo sgarbo e le dimissioni, ahinoi.

  15. elesole

    23 Ottobre 2006 at 11:36

    Per il sabato libero ti invidio parecchio dato che io il sabato mattina lavoro, dammi retta è una cosa bellissima avere un giorno in più libero da impegni, di qualunque genere.
    Serve a essere meno isterica durante la settimana 🙂
    Baci

  16. blackvintage

    23 Ottobre 2006 at 11:37

    descrivi sempre ottimamente gli insani equilibri della vita..

    cosa arbitravi?
    M.

  17. scrivoacolori

    23 Ottobre 2006 at 11:43

    certe delusioni non te le aspetti, e fanno male come pensavi che a te non sarebbe (più) successo.

  18. searching

    23 Ottobre 2006 at 12:39

    Zaccaria : ecco cos’e’. devo sapermi perdonare. o, per lo meno, autoinchiodarmi un po’ meno.

    Todomodo : ma ci son notti in cui e’ tutto cosi’ luminoso e fantastico, non trovi?

    elesole : be’, non e’ tanto una questione di impegni o di piu’ tempo libero… se cosi’ fosse non ci avrei messo dieci anni per capirlo…

    blackvintage : grazie, e’ molto bello ritrovarti. (pallavolo).

    scrivoacolori : porcaccio mondo porcaccio mondo.

  19. Delizia

    23 Ottobre 2006 at 16:49

    Come si fa a fare una cosa per dieci anni e poi smettere di farla?
    O meglio, come si fa a fare una cosa per dieci anni..
    Io, regina dell’incompiuto.

    Ma che dici, Wally è troooooppo sexy

  20. laflauta

    23 Ottobre 2006 at 17:52

    searchy… mi fai pensare a quante volte ho lasciato. Lasciato gruppi, lasciato sport, lasciato teatro, musica, passioni, lavori. Son quelle cose che fanno male, ma s’hanno da fare, che l’istinto parla chiaro.

    Passerà qualche mese, ma poi si stempera. Sulla pioggia invece, niente da fare, si continua.

  21. v41eri4

    23 Ottobre 2006 at 20:20

    dovevi dare il certellino rosso non le dimissioni!

  22. searching

    24 Ottobre 2006 at 09:43

    vodkalemon : 🙂

    Delizia : te lo impedisco pubblicamente 😉

    laflauta : e forse era anche il momento giusto, sai. per ora non lo sa nessuno, praticamente, quando si sapra’ forse qualcuno mi pressera’, ma per ora sto nel mio posto, che e’ quello giusto, fuori da la’.

    v41eri4 : cartellino rosso alla feredazione, dici?!! caspita, proprio non ci avevo pensato!

  23. v41eri4

    24 Ottobre 2006 at 09:56

    certo! sarebbe stato un modo alternativo di dare le dimissioni, non trovi?
    🙂

  24. searching

    24 Ottobre 2006 at 12:38

    v41eri4 : quasi quasi mando un’altra mail con un bell’allegato…

  25. strahad

    30 Ottobre 2006 at 12:35

    A me la notte fa un effetto diverso.
    Tutto mi sembra possibile, e la voglia di prendere la vita per le corna il giorno dopo, di poter finalmente decidere completamente di me e del destino, di poter tagliare i pensieri secchi per far si che la linfa dei miei giorni vada solo a far fiorire i rami verdi, tutto questo sembra a portata di mano.
    E un pizzisco di questa determinazione cerco di tenerlo stretto, per il giorno dopo.
    Quando si riesce a farlo non c’è temporale che possa coprire il sole.
    Quando non si riesce, tutto è nebbia.

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