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Esausto

Quando siamo arrivati a casa loro, qualche minuto dopo, le mani e le braccia delle persone presenti erano diventate molli, i gesti inzuppati, gli occhi miti e arrendevoli: tutto sembrava girare incredibilmente lento, ogni cosa era come mi ero immaginata dovesse essere, in una occasione come quella.
Ma la moglie, no, lei era prepotentemente forte. Passava e camminava e parlava a tono alto, non cercava pena nei nostri occhi, non li incrociava nemmeno, i nostri occhi; lei, nei suoi vestiti larghi di quindici chili e sei mesi fa, sembrava sapere esattamente quali fossero le cose da fare, che al dolore vero ci avrebbe pensato in futuro, quando fosse rimasta sola.
Sono uscita a fumare per scollarmi da dosso la sensazione che lui fosse a due metri da noi e che io non fossi pronta per vederlo, ancora. Ho incontrato due occhi di cane che gia’ sapevano tutto, una nebbia misericordiosa, una figlia che camminava sola a testa bassa, cercando tra i sassi la durezza necessaria a rientrare ed accoglierci procrastinando i pensieri.
Il pomeriggio e la sera sono trascorsi incerti e a tratti logoranti, troppo difficile potersi dare una spiegazione nonostante l’evidenza della situazione, decisamente inefficace il prendere atto che, da dove ci guarda ora, non soffre piu’ come faceva qui con noi: l’attivita’ di abbandono sul divano ha avuto la meglio.
E la notte, poi, incapace di far altro, ho acceso una candela bianca e l’ho vegliato come ho potuto, da dov’ero. Ciao, zio.

20 Comments

  1. LaToby

    27 Novembre 2006 at 09:11

    un saluto anche da parte mia. ovunque egli sia.

  2. strahad

    27 Novembre 2006 at 09:18

    Al dolore e alla separazione non si può arrivare mai preparati.
    Non c’è nessun corso per questo, nessuna regola, nessun consiglio da poter dare o da poter ascoltare.
    C’è solo la consapevolezza di ciò che è stato, di quello che si è perduto.
    E il piccolo conforto di tante braccia silenziose pronte a stringerti solo per tenerti al riparo dal freddo.
    Buon viaggio.

  3. Todomodo

    27 Novembre 2006 at 11:28

    Un saluto da parte mia, con l’augurio che l’attenda un gran bel viaggio

  4. macca

    27 Novembre 2006 at 11:35

    Un abbraccio, Search.
    Forte forte.
    Daniele

  5. maxpotter

    27 Novembre 2006 at 11:56

    C’è quel senso di impotenza che ti fa sentire piccolo e non aiuta a superare la sofferenza. Lo farai rivivere con i tuoi ricordi e le tue parole, sarà come se fosse sempre a due metri da te! Ciao

  6. mariatn

    27 Novembre 2006 at 13:00

    Un abbraccio. Mi spiace :-*

  7. acquaforte

    27 Novembre 2006 at 16:12

    Ciao, Zio della piccola Search.

  8. anonimo

    27 Novembre 2006 at 17:58

    abbiamo tutti uno zio che prima o poi se ne va…l’importante è esserci quando hanno bisogno di te..aiuta.
    ..sempre che non sei via per lavoro quando succede..poi ti avvisano sempree troppo tardi.

    un abbraccio searching,ti sono vicino.non sai nemmeno quanto…

  9. yunis

    28 Novembre 2006 at 00:38

    (non c’e’ sempre una risposta, ai perche’..)
    credo che l’importante sia cio’ che si lascia dopo di noi..chi,con che cosa di noi..

  10. sidgi

    28 Novembre 2006 at 10:17

    ti abbraccio forte tesoro.
    mi dispiace tanto.

  11. searching

    29 Novembre 2006 at 09:26

    @ all : grazie di cuore. non aggiungo altro.
    ps: utente anonimo del commento n. 9: chi sei?

  12. citofonaregiusy

    29 Novembre 2006 at 11:28

    allora tu oggi prendi tutti i ricordi belli dello zio li metti in una scatolina in mezzo ai tuoi pensieri

    ma attenta i ricordi restano solo se quella scatolina la apri spesso

    laGiusy

  13. 06yukiko

    29 Novembre 2006 at 18:13

    Si. Il dolore vero arriva quando da sola ti trovi in vestiti troppo larghi a mettere via cose.
    Ti abbraccio forte forte

  14. anonimo

    29 Novembre 2006 at 19:57

    voglio una foto di quella pubblicità!! Un abbraccio sentito per altri motivi!!A presto. M.Potter no log

  15. Pimms

    30 Novembre 2006 at 11:40

    mi dispiace ma il post mi piace, tanto. vieni a picchiarmi quando vuoi…

  16. macca

    30 Novembre 2006 at 17:34

    Come stai?
    Dany

  17. searching

    30 Novembre 2006 at 17:47

    @ all : sto bene, ragazzi, sto bene perche’ chi rimane dev’essere forte.

  18. MaxWeb

    1 Dicembre 2006 at 15:07

    …è difficile, essere forti. A volte basta solo essere. Un bacio, Search.

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