di Sara Adami
Figlia dell’Agenda Digitale, la fatturazione elettronica è una delle maggiori innovazioni dell’ultimo periodo, un’opportunità di crescita notevole sia per le Pubbliche Amministrazioni che per i fornitori, le Piccole Medie Imprese. La manovra nasce dalla Finanziaria del 2008, momento in cui si stabiliscono le modalità di trasmissione attraverso il Sistema di Interscambio, e viene definita con il Decreto Ministeriale dell’aprile 2013.
Da lì in poi il percorso è segnato da alcune date importanti:
- 6 giugno 2014: il decreto diventa operativo e inizia l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti nazionali di previdenza)
- 17 giugno 2014: esce una circolare che chiarisce le modalità riguardanti la Conservazione Digitale
- 31 marzo 2015: l’obbligo viene esteso a tutti gli enti della PA (Comuni, Regioni, Università, Province, …), anche locali
La normativa per la fatturazione elettronica
La fatturazione elettronica è una strategia di innovazione, una risorsa per accresce la competitività delle PMI (forse per questo già si parla di introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica anche tra le imprese private). Al momento le modalità previste dall’ordinamento sono chiare:
- il fornitore deve dotarsi di un sistema idoneo a comporre una fattura in formato elettronico strutturato (tracciato XML della fattura pa)
- la fattura elettronica deve riportare la firma digitale
- il documento informatico deve essere inviato al SdI
- la fattura deve essere conservata in modalità digitale
La procedura non solo permette maggiore chiarezza e uniformità, ma consente ai fornitori di conoscere subito l’esito dell’emissione e del ricevimento del documento. Fino a oggi il calcolo dei tempi per il pagamento partivano da una data aleatoria, ma l’avvio della normativa sulla fatturazione elettronica pone un dato certo sulla certificazione del credito semplificando le procedure amministrative.
La fase due della fatturazione elettronica comincia in questo nuovo 2015 e già i benefici sono concreti: le parti coinvolte hanno già dimostrato un cambio di atteggiamento verso le comunicazioni digitali perché l’innovazione informatica rende la tracciabilità dei movimenti visibilmente più veloce, più conveniente e più sicura. Il rodaggio è durato solo alcune settimane, il meccanismo già funziona senza problemi (al momento i report degli ultimi mesi vanno dallo 0,27 allo 0,68 per cento di documenti scartati dal SdI perchè non idonei) e il bilancio è positivo.
Cosa succede il 31 marzo 2015
Ora si attende solo il prossimo step. L’eDay è vicino: l’obbligo, naturalmente, ricade su tutti quei fornitori che lavorano e fatturano con tutti gli enti della Pubblica Amministrazione. Da questa data saranno necessari piattaforme e servizi innovativi qualificati per creare e trasmettere i documenti contabili. L’ideale, in questo caso, è avere un applicativo per la fatturazione elettronica: Magic Invoice è il software perfetto per digitalizzare questa procedura e creare fatture online in modo semplice e veloce.
Articolo originale al link: MagicInvoice