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In attesa

L’attesa aveva il suono della pazienza, ora quello di una notifica.

L’attesa ha un gusto amaro quando va di fretta, piacevole se ne assapora il valore. L’attesa non è come il viaggio, che se ne infischia della meta, l’attesa è tollerante solo se non indossa sofferenza, solo se non fa parte di un elenco. Se utilizza in modo consapevole il tempo che scorre, nell’attesa.

L’attesa ha tante facce come la memoria, l’attesa mente e si discolpa senza aiuto, l’attesa è avere il coraggio di non agire. Attendere è educarsi, comprendere tutto senza sapere niente.

Lenta come un impegno rimandato e calma come la vendetta, forse l’attesa può dirsi tale solo quando è definitiva, solo quando non c’è scampo al percorso su cui ti conduce, solo se non c’è fine alla sua sostanza. L’attesa, in breve, fa i conti solo con chi ne apprezza la permanenza.

La tua attesa finirà quando scoprirai il colore del suo pianto. Per la fine della mia attesa, invece, dobbiamo attendere.

di Sara Adami

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