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Invisibilmente legati


Parto da casa, stamattina, e, leggermente in ritardo, mi dirigo verso l’ufficio. La mente pedala piu’ in fretta delle gambe, le gambe sono piu’ scoperte della pancia, la pancia piu’ vuota della mente.

Difficilmente faccio davvero in tempo a costruire un pensiero, nel tragitto che mi porta da casa all’ufficio, mi concentro piu’ che altro sulle crepe nell’asfalto, sul cigolio della forcella, sull’organizzazione degli oggetti nel cestino, sugli sguardi degli automobilisti, sugli alberi incassati nei marciapiedi. Sui marciapiedi, questa parte di mondo sottovalutata.

E questa mattina, sul rialzamento della strada che sta all’uscita del vialetto di casa mia, c’era un cane. Niente di strano. Un cane. Niente di strano? No, per niente. Il cane si stava solo portando a fare un giro. Aveva il collare infilato, il guinzaglio legato, e ne teneva tra i denti la maniglia. Aveva il pelo lucido, ordinato, e si portava a spasso. Cosa volete che ci sia di strano.

Ho rallentato e, guardandolo, gli ho detto a voce alta: “e tu che fai? credi di poterti mettere il guinzaglio e portarti a far pipi’ da solo?”. Lui si e’ girato, mi ha guardato beffardo, ed ha continuato la sua passeggiata.

Incredibile. Uno degli esseri piu’ dipendenti all’uomo che decide di prendere le redini (ohh, perbacco, il guinzaglio, si) dei suoi giretti e lo fa nel rispetto del suo padrone e delle regole universali convenzionate. Meraviglioso.

Ora, l’unico quesito che mi e’ apparso in gola, nemmeno troppo soffocato, e’ stato questo: che cosa ha reso tanto libero quel cane, seppur legato da un collare, e che cosa invece rende cosi’ imprigionata me, che credo di poter decidere della mia vita ed invece non so nemmeno portarmi a spasso con in bocca il mio guinzaglio?

18 Comments

  1. GrampassoRamingo

    28 Luglio 2006 at 16:52

    il fatto che lui detenesse inizio e fine delle sue sorti, liberta’ di causa ed effetto in una indipendenza circolare e perfetta.

  2. searching

    28 Luglio 2006 at 17:13

    GrampassoRamingo : cos’altro aggiungere. hai semplicemente ragione.

  3. anonimo

    28 Luglio 2006 at 17:39

    La liberta’ non e’ star sopra un albero, non e’ neanche il volo di un moscone. La liberta’ non e’ uno spazio libero: liberta’ e’ partecipazione. Ernesto Giorgio Gaber. Shalom.

  4. searching

    28 Luglio 2006 at 17:47

    utente anonimo : tu non mi crederai, ma sapevo che lo avresti detto. anzi, si che mi crederai. shalom a te, che sai quanto me quant’e’ difficile rinunciare alle proprie volonta’.

  5. GrampassoRamingo

    28 Luglio 2006 at 19:34

    non e’ bello aver ragione…meglio i contraddittori… 😉

  6. anonimo

    28 Luglio 2006 at 20:59

    Ti credo. Come sempre. La serenita’ e l’allegria ti siano compagne in questo fine settimana. La vita ti riservera’ grandi cose. E grandi cose tu alla vita. Mandi ninine.

  7. LetterePerTe

    29 Luglio 2006 at 11:03

    E’ l’effetto del guinzaglio, Search.
    Ti da l’impressione d’aver perso la mano che ti conduce sul cammino.
    Togli il guinzaglio.
    Sarai libera di decidere della tua vita con più serenità.
    La TUA vita.
    Un abbraccio forte forte

  8. GIESSE1200

    29 Luglio 2006 at 13:08

    il cane è libero…tanto quanto lo sei tu…non ci vedo nulla di strano…..

  9. dudcheque

    30 Luglio 2006 at 20:41

    la mattina porta singolari sorprese rivelatrici, se solo riuscissi ad avere gli occhi abbastanza aperti per vederle.

    ps: ma poi chi raccoglieva la cacca?

  10. lucamadeus

    30 Luglio 2006 at 23:51

    sai cosa c’è di bello nei tuoi post? che nascono come divertenti allucinazioni quotidiane e ad un certo punto virano senza quasi che ce se ne accorga verso una profonda riflessione su di te, su di noi, sulle persone in genere

    è una trasformazione graduale, la senti nell’aria mentre leggi, poi ad un certo punto la sterzata finale e PAM!
    “che cosa ha reso tanto libero quel cane, seppur legato da un collare, e che cosa invece rende cosi’ imprigionata me, che credo di poter decidere della mia vita ed invece non so nemmeno portarmi a spasso con in bocca il mio guinzaglio?”

    ti abbraccio, notte Searchyyyyna
    L.

    PS: c’è un cagnetto dolcissimo che gironzola anche qui sotto casa mia, un meticcio vecchietto e piccolino, sembra una salsiccetta, tozzo e lungo come un bassotto: lui prende, esce di casa, si porta a spasso, fa il periplo della città per trovare i suoi posticini e poi fila dritto a casa

    un’indipendenza lunga 15 anni
    tutti lo chiamiamo “Pastrocchio”, e quando uscirà di casa da solo per il suo ultimo viaggio, ci mancherà un casino…

  11. StrawberryTaste

    31 Luglio 2006 at 09:20

    Come mai? Mah, forse perchè nelal consapevolezza di sapere che veramente siamo temiamo. Che tutto vada bene, che ci siala possibilità che tutto vada male. Paura. Stop.
    In partenza ti auguro un buon resto d’estate.
    C.

  12. Pimms

    31 Luglio 2006 at 09:35

    ti voglio uccidere ;D

  13. Todomodo

    31 Luglio 2006 at 10:46

    Eh, mi sa che in fondo in fondo gli animali sono molto più autonomi (uhm… forse meglio specificar. Gli altri animali). Sarebbe da imparar, da cotanta saggezza, ma è dura se non durissima…
    Buondì e buona settimana 🙂

  14. searching

    31 Luglio 2006 at 12:11

    GrampassoRamingo : come hai ragione! 😉

    utente anonimo : sono anni che me lo ripeti 😛

    LetterePerTe : sei troppo forte, niente da aggiungere.

    GIESSE1200 : era un piu’ complicato, il concetto!

    dudcheque : be’, se se la raccoglieva anche da solo allora la prossima volta che lo incontro mi inchino a lui, eh si.

    lucamadeus : io ti ringrazio infinitamente per le tue parole, per la tua presenza, ma soprattutto per la tua comprensione, per il modo in cui riesci ad entrare in cio’ che dico.

    StrawberryTaste : io spero che tu sia partita lasciando a casa tutte le cose spiacevoli che ti circondano. buona vacanza.

    Pimms : ohhhhh anche io ti voglio bene!

    Todomodo : esattamente, si. ieri sera guardavo il mio cane negli occhi ed ho pensato che se solo io fossi in grado di guardare nel suo stesso modo avrei il mondo ai miei piedi…

  15. psicopigiama

    31 Luglio 2006 at 12:39

    In un certo senso oggi abbiamo scritto la stessa cosa. Sapevo che mi avresti capito. Io ti capisco. L’unica differenza è che quando pedalo io penso, penso molto.

  16. searching

    31 Luglio 2006 at 13:00

    psicopigiama : e’ solo una questione di tempo. casa – ufficio = 800 metri. so che hai capito.

  17. GrampassoRamingo

    31 Luglio 2006 at 16:17

    :-)))))))))))))))))))))))))

  18. jada84

    4 Agosto 2006 at 09:55

    La dipendenza è uno stato mentale. Il cane è riuscito a liberarsene, ad esserne padrone lui stesso della sua libertà…oppure alla mattina ti conviene fare colazione!

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