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Lettura: siete digitali o cartacei?

di Sara Adami

 

ebookCarta e penna. L’odore delle pagine stampate, la ruvidezza dei fogli ripiegati, il sapore del cappuccio masticato. E-reader digitale. La comodità di avere sempre addosso centinaia di libri, nessun albero sfiorato, nessuna orribile orecchia come segnalibro. Due mondi apparentemente così diversi che negli ultimi anni si intersecano, prendono il posto l’uno dell’altro e interagiscono.

Lungi da me voler fare una lista dei buoni e cattivi, del meglio e peggio, siamo in un paese (abbastanza) democratico ed è giusto che ognuno si senta libero di leggere come crede: nel post di oggi, invece, voglio parlarvi di come il mondo delle letture digitali e dei suoi strumenti sia in continua evoluzione, di come abbia instaurato un rapporto reciproco con la carta stampata.

Partiamo dalla penna. Non più il vecchio cilindro con l’inchiostro colorato ma un dispositivo hi-tech con un sensore di movimento, uno di pressione e un chip wireless: si chiama Lernstift, è un progetto di una startup austriaca e ha due modalità che consentono di scrivere controllando la traccia delle lettere e vigilare sulla costruzione della frase, persino sulla grammatica. E vibra quando sbagliate. Un oggetto che è in fase di sviluppo (dal prossimo mese parte la campagna di finanziamento) ma che dimostra l’innovazione e l’interazione tra queste due realtà.

Come si influenzano reciprocamente l’editoria digitale e quella cartacea? La crisi economica ha forse rallentato gli acquisti in certi ambiti, ma in altri ha aguzzato l’ingegno: per gli amanti dei libri stampati ci sono le biblioteche in cui rifornirsi, c’è lo scambio tra amici e c’è anche il book crossing, che negli ultimi anni ha preso piede grazie alla sua formula di condivisione – abbadono – ritrovamento. Per non temere il confronto era necessario che anche con gli ebook ci fosse un ambito di lettura di seconda mano: ci ha pensato Amazon, che ha depositato un brevetto per realizzare un marketplace dell’usato, seguendo l’idea originale della startup ReDigi che nel 2011 aveva tentato di scavalcare i problemi legati ai diritti digitali e ai profitti collegati. L’azienda si occuperà di gestire il transito dei contenuti tra chi vuole donare e chi raccogliere, o almeno questo è ciò che si augura: alla ReDigi non l’hanno presa troppo bene e hanno accusato Amazon di non aver gestito il problema della sicurezza del prodotto. Ad ogni modo, se anche sui lettori di ebook si potranno leggere libri di seconda mano l’editoria ne guadagnerà.

E l’ambiente? Se è certo che l’e-reader garantisce minor spazio occupato e minor peso, ancora non è chiara la questione riguardante il risparmio ecologico. Il giornalista e blogger di Lucy Siegle, del Guardian, ha studiato e confrontato i dati dell’emissione dell’anidride carbonica risultante dai processi produttivi e ha determinato il netto beneficio ambientale dei reader digitali, ma il New York Times ha subito prodotto un report opposto che si basa sull’atteggiamento poco green delle batterie e della fabbricazione dei lettori di fronte al confronto con i libri stampati su carta riciclata.

Se la vostra fiducia verso il mondo digitale è bassa, se guardate ai social network come a uno strumento di perdizione, ecco che la Biblioteca del Congresso di Washington vi fa ricredere. Il futuro di Twitter, infatti, diventerà eterno grazie agli archivi della raccolta: 170 miliardi di cinguettii (da marzo 2006 a oggi) saranno copincollati e custoditi nei raccoglitori di uno dei più grandi archivi mondiali. Mano a mano verranno integrati con i nuovi (oggi ci sono 500 milioni di tweet al giorno) e le foto dei nostri gatti si guadagneranno l’infinito. Se è vero che social network significa diffusione di contenuti digitali, quale miglior modo di contenerli se non una Biblioteca, regno assoluto della carta stampata (ma il progetto prevede ovviamente un archivio tramite software).

Ma i primi veri passi verso il matrimonio tra pubblicazioni cartacee e digitali sono stati fatti nel campo delle news: sfogliare il quotidiano al bar è irrinunciabile, ma le vere notizie arrivano in tempo reale sui portali online, in modo gratuito, veloce e fruibile da tutti. E’ quello di cui ci siamo occupati in Lab13 seguendo il progetto di Tribuna Novarese: il cartaceo abbinato al web, le notizie che ti accompagnano ovunque ci sia connessione.

Source Image: M2Paperblog

 

Articolo originale al link: Lab13

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