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-Miele e limone-

Quel giorno in cui il giallo e’ diventato rosso.
Mescolandoci.

Ho visto perle intimorite sbocciarmi tra le mani, mentre sorseggiavo quelle mani, quelle mani.
Quelle mani sconosciute che ora saprei disegnare con la voce, a bocca chiusa.
Ho visto un sogno. Vagare silente per la stanza. Fino a che sono stata così vicina. Così.
L’ho visto, come fremeva. Lo ricordo come fosse ora. Lo vedo, e’ ora.
Ho visto un battito. tum. Ho visto un battito. tutum. Ho visto un battito. tutum-tum.
Hai perso tre battiti. Ti ho visto.
E fuori la neve il sole la pioggia le nuvole e le stelle, riuniti ad osservarci: ricordi?
E fuori le stagioni, tutte le stagioni! tutte le stagioni!

Quel giorno, sta tornando a noi. Ci sta per abbracciare, ancora, ancora.

("Ed io ti stringero’. Tra imbarazzo e luci di festa.")

21 Comments

  1. strahad

    12 Dicembre 2007 at 10:27

    Ho visto il mondo che cambiava colore.
    Ho visto il colore per la prima volta.
    E adesso, non voglio vedere altro che quello.

  2. searching

    12 Dicembre 2007 at 11:03

    strahad : E, adesso, non voglio farti vedere altro che quei colori, mio arcobaleno.

  3. stillife

    12 Dicembre 2007 at 15:26

    é bellissima! Sei sempre insuperabile cara Search. Beso

  4. anonimo

    12 Dicembre 2007 at 16:29

    Secondo me, Renga si è ispirato alla Search per ‘ferro e cartone’…
    lunga vita agli arcobaleni e ai colori, arancio ed indaco
    Vi.andante

  5. nym

    12 Dicembre 2007 at 21:14

    la lettura di queste parole, dei tuoi pensieri, delle sensazioni che immaginifichi è emozionante. il pancia ha scalciottato e non so ancora interpretare le sue zuccate, ma io leggo e rileggo, rapita.

  6. searching

    13 Dicembre 2007 at 12:46

    stillife : lusingatrice!

    Vi. : secondo me si e’ ispirato ad ambra! 🙂

    nym : sapere che tu e pancia reagite cosi a queste mie cose mi fa bene da matti.

    vodkalemon : be’ grazie.

    FreeFlight : dal comodino?!

  7. dudcheque

    14 Dicembre 2007 at 00:40

    tum tum
    tum tum

    ho visto colori, luci
    e lampi, e scintille. per te.

    ho visto, amore mio,
    l’intensità del bianco. per te.

    ho visto, mia adorata,
    le mie dita diventare rosse. per te.

    tum tum
    tum tum

    la prossima volta, mia cara,
    il quadro te lo appendi tu.

    che non voglio più saperne
    di chiodi e di martelli.

    ziocan!

  8. atvardi

    14 Dicembre 2007 at 09:32

    Auguri ad entrambi

  9. Pillow

    14 Dicembre 2007 at 09:47

    impietrita al titolo.
    :*

    (non aver paura….. ho l’esercista bravo!)

  10. searching

    14 Dicembre 2007 at 11:23

    calmaapparentex : mi vedi?!!

    dudcheque : l’emozione mi pervade,
    le parole toccano il cuore,
    la dolcezza accarezza l’animo,
    le tue mani sfiorano l’essenza,
    le mie agguantano una tigella.
    arrivooo!

    atvardi : grazie, Iv.

    Pillow : il titolo e’. il titolo e’. il titolo e’.
    quante cose e’, quel titolo.

  11. sw4n

    14 Dicembre 2007 at 19:14

    Meraviglia.

  12. 06yukiko

    17 Dicembre 2007 at 13:29

    Ecco, così si fanno commuovere anche le cinicone come me. E che cazzo.

  13. searching

    17 Dicembre 2007 at 15:23

    DaisyTheCat : ti spiegai!

    sw4n : meraviglioso.

    laflauta : Maramao, maramao, mao mao mao mao mao.
    anche a te. cioe’ ciao, insomma.

    unpandanano : ehm… certo.

    06yukiko : tu sei cinica come io sono disattenta. ecco.

  14. FreeFlight

    18 Dicembre 2007 at 09:38

    come si può entrare in questa poesia scritta a quattro mani?

    esco, senza fare rumore.

  15. searching

    18 Dicembre 2007 at 16:14

    FreeFlight : cito testualmente: “La Free è sempre la Free.”
    e a noi la Free ci piace.

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