Le ore trascorrono lente e veloci, lo hanno fatto per tutto il week end, alternando ai sorrisi di gioia e falsita’ / le lacrime di felicita’ e dolore.
Ho visto diverse persone che non vedevo da tempo e non avrei voluto rivedere, altre che non vedevo da giorni e che hanno portato carezze al cuore, e poi non ho visto persone che avrei voluto vedere, lontane dal corpo ma vicine all’anima.
Ora, temperatura equatoriale e troppo lavoro, mi sento in uno stato di passaggio, trattenuta per mani e piedi dalle “cose giuste da fare”, statica ed in attesa che ri-scatti il verde al semaforo sulla mia strada.
Impolverata.
E’ strano, perche’ in realta’ sono attiva come poche altre volte sono potuta essere, libera nei movimenti e imprenditrice di me stessa: come esattamente un anno fa, forse, spaventata dall’avere il completo controllo sulle situazioni.
Oppure e’ il caldo che da alla testa.
Oppure sento il peso delle distanze.
Oppure sento il peso delle discussioni.
Oppure sento il peso degli abbracci.
Oppure sono soltanto stanca, vittima della sconosciuta insonnia che mi accompagna nelle afose ore notturne.
macca
Sarà tutto questo…
Oppure solo il non avere tempo per se stessi, per stare davvero soli.
Io non sopporto la temperatura e la gente: le cose vanno di pari passo.
Per questo sarà una settimana difficile?
Io spero proprio di no.
Un bacio
Daniele