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Problemi come onde

Il problema sta nella lunghezza d’onda.
Quando io volo – tu vorresti pedalare, quando navighi – io vorrei correre.
Il problema sta nella lunghezza delle onde, che quando nascono son talmente ampie da poterle cavalcare, e quando giungono a riva sono perfette solo per bagnare i castelli di sabbia dei bambini.
Il problema, diciamolo, sta nei problemi.
Chè il piu’ delle volte di drammatico hanno solo il nome, o il suono che fanno quando li racconti ad un amico nella notte. Perche’, quando si tratta di problemi veri, nessuno ha davvero il coraggio, il tempo e la capacita’ di chiamarli per nome.
Ed e’ a quel punto, credo, che intervengono (o dovrebbero farlo) le onde.

(it was: ventottodicembreduemilasette, ore 2.37, bancone.
c’era una stessa barca e le stesse onde.)

17 Comments

  1. czedyo

    9 Gennaio 2008 at 17:32

    Un sospiro. E un sorriso a metà bocca…

  2. acquaforte

    9 Gennaio 2008 at 20:23

    Polpetta, lo sai che da quando sei innamorata (e felice) ci capisco sempre meno nei tuoi post? 🙂

  3. Chit

    9 Gennaio 2008 at 21:11

    Belle parole, grazie!

  4. mammaepoi

    9 Gennaio 2008 at 22:07

    sei innamorata (e felice), dunque?

  5. louve

    10 Gennaio 2008 at 12:50

    “Mi sublima pensare al moto circolare delle onde..:”

  6. calmaapparentex

    10 Gennaio 2008 at 14:32

    si insomma, è come il mare d’inverno…che poi d’inverno non ci sono castelli di sabbia…
    un abbraccio

  7. orenove

    10 Gennaio 2008 at 14:56

    E’ una questione di sintonia, o altro?

  8. Pillow

    10 Gennaio 2008 at 15:24

    infatti, capisco se qualcuno ha un reale problema in piedi quando non me ne parla.
    Io faccio uguale.
    …..

  9. searching

    10 Gennaio 2008 at 15:40

    czedyo : se sospiri significa che hai capito.

    acquaforte : tranquilla. e poi lui in questo post non c’e’ 🙂
    comunque consolati: non l’ho capito nemmeno io 😛
    (polpetta a chi!?!)

    Chit : grazie a te per la costanza!

    mammaepoi : guai a non essere almeno una delle due cose, nella vita.

    louve : lo so che capisci.

    calmaapparentex : ecco quello che cerco. i castelli di sabbia su una spiaggia d’inverno.

    orenove : lo sai, son cosi’ ottimista che credo spesso che certe sintonie, se mancano, si possano creare.
    forse la questione stava altrove, forse non c’era nessuna questione. forse e’ solo bello cosi’.

    Pillow : e’ cosi’. e’ cosi’ e faccio uguale.

  10. orenove

    10 Gennaio 2008 at 17:48

    Non concordo sulla creazione di sintonie.
    O ci sono, o non ci sono. Semmai, forse, chissà, ci potrebbero essere in futuro

  11. strahad

    11 Gennaio 2008 at 10:05

    Ci sono problemi che non hanno nemmeno un nome. Che sono come onde impossibili e che non dovrebbero mai arrivare sulla spiaggia.
    Ma due bambini possono sempre fare un castello che riesca a proteggerli da quelle mareggiate. Sempre.

  12. searching

    11 Gennaio 2008 at 11:41

    orenove : le basi, quelle devono esserci.
    le sintonie, se non sono perfette, si possono quantomeno migliorare.
    forse. ma forse no.

    strahad : ti credo. voglio crederti.
    vado a prendere la sabbia. porta il secchiello. arrivo.
    grazie. sempre.

  13. fresiaspina

    12 Gennaio 2008 at 23:50

    hai creato un’immagine poetica che mi ha colpita…
    ti leggo altre 5 volte. Così non me la tolgo dalla mente.
    *

  14. searching

    14 Gennaio 2008 at 12:03

    fresiaspina : grazie. che bel commento.

  15. anonimo

    14 Gennaio 2008 at 14:18

    brividi….

  16. searching

    7 Marzo 2008 at 10:33

    semioblog : compagno di comizi!

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