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Resoconto di un lungo week end

Sabato siamo partiti per la gita in Trentino, programmata nell’unico giorno di sole delle ultime settimane nella mia citta’: troviamo freddo e pioggia, tanto per non rischiare di abbronzarsi ne’ di scaldarsi. Poco male.
Diversi caffe’ per cercare di restare ad occhi aperti, ma il rientro all’alba del venerdi’ sera con la ripartenza dopo poco piu’ di due ore non poteva non farsi sentire. Pero’ si stava troppo bene, devo dirlo.
Ero forte dei discorsi tranquilli e pacati e sinceri fatti con il P.rincipe nel pomeriggio, sospesi tra il volere ed il dover accettare, e mi sentivo piu’ "padrona" della mia vita, sempre che io ne abbia mai perso la facolta’, o che possa mai diventarlo davvero, un giorno.
La realta’ e’ che niente verra’ messo da parte, noi sempre li’, presenti.
Sempre. Sempre.
Nessun tentativo ne’ volonta’ di approccio all’addio.
Pero’ venerdi’ sera era tutto cosi’ normale, tutto estremamente familiare, tutto da testare eppur cosi’ collaudato, in quella nuova dimensione: ho conosciuto nuovi aspetti dell’uomo delle rose, fortemente slegato dalle abitudini e abbandonato alla situazione. Cosi’ vero e sereno.
Un raffreddamento "normale" per il livello di conoscenza condiziona lo stomaco per ore e sembra stropicciare una serata perfetta, pero’ penso alla pazienza, al tempo, ed al godersi gli attimi.
La giornata di sabato, quindi, scorre tra incredibile stanchezza, birre, spatzle e risate. Rientro e cena in pizzeria, poi di nuovo sera fino a tardi, sguardi e pensieri, con un mini viaggio sfumato tra le mani, il sorriso tra le labbra, e lo stomaco dolente.
Domenica al mare, riposo, chiacchiere e leggera tintarella smarrita nei giorni di pioggia, nel tardo pomeriggio si annuvola ma noi ne scherziamo, bicchiere in mano e sigaretta nell’altra. Torniamo a casa esausti, ma allegri.
Il ferragosto ci offre un cielo coperto e una leggera arietta da maglioncino, tutto perfetto per una grigliata nella meravigliosa casa di A., sempre noi soliti cinque sgangherati, con innesto di due persone nel pomeriggio: il giro in centro citta’ ci riabilita nei movimenti, goffi per le troppe ore di chiacchieriamosedutibevendoottimovino.
Spaghetti aglio olio e peperoncino, continui contatti di I., a cui devo parlare al piu’ presto della situazione che si e’ creata, parole scambiate con A. per capire se potrebbe rendere felice la mia bambina sfortunata, poi pulizie, e finalmente arrivo del grandefungo, di rientro dai due giorni in montagna.
E torna tutto piu’ fluido, ancor piu’ di due giorni fa.

5 Comments

  1. vodkalemon

    16 Agosto 2005 at 03:44

    basta che tu sia stata bene..grazie e tanti baci piccolina.

  2. PAPPINA

    16 Agosto 2005 at 11:27

    Come è andata col biscotto? Certo, dopo questo weekend, non sarà proprio il massimo… Però magari, zuppo com’è, fluidifica anche lui…
    A presto e buona giornata.

  3. macca

    16 Agosto 2005 at 16:45

    In Trentino, eh?
    Invidia…
    Io solo casa (ma non Chiesa), Villa Manin (bella mostra) e giro in città (ci siamo incrociati?).
    E’ che dovevo recuperare, che son stanco.
    Oggi sveglia alle sei. Devo comprare un cellulare:il mio è morto.
    Come vedi niente di nuovo ad Est.
    Però adesso sarai collegat sempre, no?
    😉
    Daniele

  4. dadevoti

    17 Agosto 2005 at 17:03

    Molto interessante la mostra Luna Park sopratutto per il rapporto qualità prezzo 🙂

  5. PAPPINA

    17 Agosto 2005 at 17:36

    Ho dato i croccantini con l’acqua a Paco. I suoi occhi sono diventati più tristi del solito, sembrava parlassero: “va be che non morirò di fame, ma questa riduzione di gusto e calorie e carne animale sanguinolenta non è che mi piaccia poi da impazzire…” Paco è molto intelligente. A presto!!!!

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