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Senza fine

Non ti ho pensato per tutto il tempo in cui e’ stato possibile (o necessario?) non pensarti.
Ed anche oggi non ti penso, anche ieri non ti ho pensato; ed anche quando stanotte mi han chiesto di te… io no, no che non ti ho pensato.
Ti ho rimpianto.
Come un’occasione mancata, o come un vecchio fidanzato perduto, come una lettera non consegnata, un abbraccio troppo breve o un dolore troppo lungo.
Come le cose che avrei voluto farti ascoltare, o quelle che mi avresti dovuto raccontare, come un sogno interrotto, o la speranza di un bambino, spezzata involontariamente.
Ti ho rimpianto come una stella cadente smarrita, di quelle che scivolano nel cielo ad est, mentre tu fissi insistentemente ad ovest.
Ma poi, dopo aver volato su un’isola immaginaria e pianto davanti a decine di luci lampeggianti, ho aperto le mani senza piu’ timore, senza lamentarmi, senza ostilita’.

Cosi’ oggi ho messo la tua luce al collo, per provare a far pace con i nostri ricordi.

Senza fine – G.Paoli

"Non m’importa della luna,
non m’importa delle stelle.
Tu per me sei luna e stelle,
tu per me sei sole e cielo…"

37 Comments

  1. laflauta

    22 Ottobre 2007 at 14:21

    lo sai che ti capisco.
    magari piano piano passa.

    ieri tutti pensavano cantassi per uno, mentre ho cantato per quell’altro, quello che non mi ha più finito il discorso. e se fosse e se avessi fatto e se avessi detto.

    Lampi che ogni tanto arrivano. Chissà perchè.

  2. anonimo

    22 Ottobre 2007 at 15:25

    nelle stelle cadenti ci sono i nostri desideri. anche se ci pare fuggano via, prima o poi saranno con noi a indicarci la strada.
    un abbraccio forte, anzi no… fortissimo!
    Vi.cino

  3. calmaapparentex

    22 Ottobre 2007 at 15:54

    provarci è già una gran cosa….
    ma poi ho la faccia di una che sa dare consigli io?
    sicuramente no, ma un abbraccio, una pacca sulla spalla o semplicemente un silenzio ma un silenzio vicino sai che c’è….

  4. elesole

    22 Ottobre 2007 at 16:12

    Certi pensieri quando si riaffacciano sono dolorosi, io provo ogni giorno ad aprire le mani e ad accogliere questo dolore, senza lasciarmi travolgere, ma accogliendolo. Un abbraccio

  5. robertomazzuia

    22 Ottobre 2007 at 16:16

    bellissime, davvero toccante. la luce sul collo funziona!:-)
    abbraccione

  6. searching

    22 Ottobre 2007 at 18:24

    laflauta : lo sai che pian piano non passa.
    altrimenti avrei scelto come titolo una cosa tipo *tra un po’ finisce*, non *senza fine*.

    anche questo post e’ cosi’. che tutti pensano lo stia cantando per qualcuno, ed invece lo sto cantando per qualcun altro. as usual.

    Vi. : forse ci son stelle cadenti che cadono e basta.
    (che cosa orribile, ho scritto.)

    calmaapparentex : ci provo perche’ me lo devo, perche’ i ricordi son dentro me, ed e’ giusto custodirli con cura.
    quel che e’ fuori da me e non mi appartiene piu’ purtroppo cosi’ e’ e cosi’ resta.
    (e grazie. occhioni.)

    elesole : quando hai un motivo per aprire di nuovo le mani tutto sembra piu’ semplice. (o almeno profuma di semplicita’.)

    robertomazzuia : la luce sul collo sta brillando, ma se funziona te lo dico tra qualche giorno…

  7. dugongo

    22 Ottobre 2007 at 19:33

    le occasioni mancate…mmmhhh…un tempo me ne curavo anch’io, adesso ci rido su..

  8. Blusfumato

    22 Ottobre 2007 at 20:16

    ti auguro davvero di far pace coi ricordi.. che un rimpianto possa diventare un dolce ricordo

  9. strahad

    22 Ottobre 2007 at 22:23

    Ho visto quelle luci che si riflettevano nei tuoi occhi.
    Ho capito che le lacrime portavano anche il sale dei ricordi alle labbra.
    E so che dopo averne sentito il sapore è ancora più difficile fare pace con loro.
    Ma l’hai fatto.
    Sull’Isola che non c’è.

  10. tuile

    23 Ottobre 2007 at 00:05

    Forse il tempo sì, insegna a far pace con i ricordi.
    In questi giorni alcuni di questi mi sembrano più battaglieri che mai. E a volte mi sembrano avere armi da cui non mi so e non mi posso difendere. Mi sembrano così vicini da rimanere spiazzata e incredula nel capire che in fondo forse il tempo non è servito a nulla. Forse perchè alcuni ricordi si assopiscono soltanto..ma se si svegliano all’improvviso sono taglienti come la prima volta.
    un abbraccio!:*

  11. mezzojameson

    23 Ottobre 2007 at 09:09

    libera i ricorda o liberatene per sempre

    salot’

  12. 06yukiko

    23 Ottobre 2007 at 10:25

    ogni tanto arriva una fine, con una semplicità e una tranquillità non apparenti ma disarmanti.
    E tu stai lì, a cullarti (un pò) nei ricordi e nei pensieri di quello che sarebbe potuto essere, ma non lo è stato, e ti sorprendi a pensare
    “sono stata fortunata, nella mancanza dell’essere”.

  13. stillife

    23 Ottobre 2007 at 10:39

    quanto è bella questa canzone di Paoli, il tempo lenisce i ricordi.
    bacio

  14. searching

    23 Ottobre 2007 at 10:48

    dugongo : ma questa non era un’occasione mancata, non lo era affatto.

    Blusfumato : grazie Marco, e’ cio’ che spero anche io.

    strahad : “Io e te sull’isola che non c’e’ “.
    Lo dice la lavagnetta, e lei non sbaglia mai.
    Grazie, mio pandistelle.

    tuile : dimentico i film, dimentico i libri, ma ricordo tutto il resto.
    ricordo in quel modo preciso e catalogato che solo una pazza precisa e legata alle scatole della sua memoria puo’ fare.
    (mi tengo la possibilita’ di smentire di essermi data della pazza)

    mezzojameson : esattamente una cosa cosi’, caro il nostro Morrison.

    06yukiko : ogni tanto si, hai ragione.
    ma non questa volta qui.

  15. searching

    23 Ottobre 2007 at 11:00

    stillife : dici due cose: una la condivido e l’altra no.
    indovina 🙂

  16. Saizen

    23 Ottobre 2007 at 12:28

    belle ed emozionanti…..c’è anche il mio abbraccio a farti compagnia….

  17. czedyo

    23 Ottobre 2007 at 13:20

    Il tempo non lenisce i ricordi, sono d’accordo. Sarebbe troppo semplice vivere, così… il trucco da mago è che si finge di non pensarci. Poi un giorno l’ingranaggio si inceppa e ci si accorge di come tutto sia ancora “qui”. Un abbraccio

  18. anonimo

    23 Ottobre 2007 at 19:09

    Immagina che stiamo salvando il mondo. Pensalo. Ancora una volta. Se talvolta non sei sole che riscalda sei pioggia che irrora. Comunque tempo che avvolge, che dà vita. Iesterdei olmai trabol sinso fareuei. Bilivmi winter rose.

  19. anonimo

    24 Ottobre 2007 at 08:31

    che bello

  20. anonimo

    24 Ottobre 2007 at 10:06

    La preterizione non è l’eccitazione di un prete (quella è la preterezione) bensì una figura retorica per cui si dice di non dire una cosa e la si dice (es. per non parlare di mia suocera che quando vado a casa sua …). Per assimilazione possiamo definire preterizione dire di non fare una cosa e farla (es. ieri non ti ho pensato, oggi non ti penso, ecc. e così di fatto pensarti). Può essere? Perdona la saccenteria ma era scherzosa. Bilivmi my sweet girl. Per il resto: Here comes the sun and I say (hope) it’s all right. Beatles dixit.

  21. searching

    24 Ottobre 2007 at 11:45

    Saizen : grazie…

    czedyo : quello e’ il trucco di scena, piu’ che del mago, per me.
    si fa finta di non pensarci, e non c’e’ mai abbastanza olio negli ingranaggi.

    utente anonimo : staro’ anche salvando il mondo ma vorrei almeno una certezza di ricompensa 🙂
    (che bella la cosa della pioggia che irrora.)

    utente anonimo : grazie (ci firmiamo?)

    utente anonimo : dut iust. e vonde.

  22. giuba47

    24 Ottobre 2007 at 17:39

    Le tue parole sono comunque molto belle, Giulia

  23. Chit

    24 Ottobre 2007 at 19:27

    Credo che i pensieri, quando troppo frequenti, se non messi in pratica rischiano di diventare ossessioni…

    In bocca al lupo

  24. searching

    25 Ottobre 2007 at 15:38

    giuba47 : grazie mille.

    Chit : non ho intenzione di trasformare questi pensieri in pratica…

    calmaapparentex : a dire il vero in questo momento ho cose decisamente piu’ serie a cui pensare…

  25. EdM

    25 Ottobre 2007 at 17:51

    io lenirei il tutto con un bel:
    OUUUU,
    YEAAAHHHH…

    con voce gracchiante e ridente alla Louis Armostrong!

  26. senzaidee

    25 Ottobre 2007 at 19:17

    ciao search. stai bene, dai.

  27. nym

    26 Ottobre 2007 at 11:20

    letto il post e sbirciati i commenti.. in tanti ti capiscono e in tanti ti consigliano, propongono condividono. mi par inutile accodarmi, preferiscooaugurarti allora, per il fine settimana ormai vicino, di trovare il tempo per berti una bella cioccolata calda con panna e biscotti croccanti, musica lenta, un poco bassa di sottofondo.. e di pensare a te stessa, che è sempre un gran bel pensare.
    un sorriso double.

  28. atvardi

    26 Ottobre 2007 at 14:20

    Il post è splendido (in particolare per quell’abbraccio molto stretto).
    Ma sai che chiamando pandistelle lo strad lo hai sottoposto a tutte le nostre prese per il culo? 😉

  29. searching

    26 Ottobre 2007 at 15:17

    EdM : addirittura?! io lo adoro!

    senzaidee : come no. ciao senza.

    nym : tempo? ne vorrei almeno una scatola.
    pensare a me stessa? che il cielo ti ascolti.

    atvardi : ti ringrazio per i complimenti.

    nostre? nostre di chi?! tu ed i tuoi muscoli?! 🙂
    l’ho chiamato cosi’ perche’ … perche’ lo sappiamo io e lui!
    e poi dimmi te se devo spiegare come chiamo chi ho al mio fianco!!!

  30. searching

    26 Ottobre 2007 at 15:34

    atvardi : faccio un disegno?!

  31. atvardi

    26 Ottobre 2007 at 16:05

    Ussignur… Intrecci scabrosi tra Udine e Reggio!
    E pensare che vi ho conosciuti entrambi prima io..

  32. strahad

    26 Ottobre 2007 at 18:44

    Chi mi invoca!?

    @atv: e pensa che nonostante quello siamo ancora entrambi vivi e vegeti. Và che l’evoluzione prende cammini perigliosi…

  33. ikaruga

    28 Ottobre 2007 at 10:43

    è brutto aver rimpianti e pensare a quel che sarebbe potuto essere… talvolta è meglio rischiare, magari farsi male ma sapere… avere una risposta…

  34. searching

    29 Ottobre 2007 at 11:12

    atvardi : ed entrambi abbiamo fatto scelte differenti 😉
    (scabrosi?! eh si, proprio *ussignur*…)

    robertomazzuia : *funzioni* cosa?

    strahad : invocato come un angelo cusode!

    ikaruga : mmm. non ho alcun rimpianto, e so come poteva essere e come e’ stato.
    quel che ho scritto nel post e’ un po’ diverso…

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