Go to top

Sicurezza informatica aziendale

di Sara Adami

Nelle ultime settimane si è parlato molto di account cloud violati, scandali per le celebrità, diffusione di materiale privato: forzare i servizi di storage dei vip non dev’essere stato semplice ma questa vicenda fa di certo riflettere su quanto ci sia ancora da fare dal punto di vista della salvaguardia dei dati.

Questo discorso vale per le persone famose, per quelle che non lo sono e, soprattutto, per tutte quelle aziende che ancora sottovalutano la sicurezza informatica aziendale e restano esposti alle intrusioni.

Proteggi i tuoi dati

Wi-fi libere, password non idonee, reti non protette adeguatamente, tutti i giorni molte Piccole e Medie Imprese non si prendono cura del loro lavoro in modo conforme nonostante i mezzi tecnologici a disposizione siano sempre di più e sempre più performanti. I dati che una PMI si trova a gestire sono sensibili e infiniti: informazioni bancarie, e-mail e indirizzi, piani amministrativi, codici e generalità di clienti, fornitori, dipendenti.

Come risolvere i problemi sulla sicurezza?

La sicurezza, quindi, deve partire sin dall’investimento. Prima di acquistare un device aziendale (ma anche personale) è importante controllare che non ci siano problemi noti dal punto di vista della violabilità. Disporre di software aggiornati, inoltre, diminuirà le possibilità di infrazione: accedere alle informazioni attraverso la falla di un programma sarà semplice tanto quanto entrare nella rete di una attività non protetta.

Perché? Per l’hacker è più redditizio rubare i dati di un attore di Hollywood, ma conquistare la rete di piccola azienda è molto più semplice e questo ci spiega perché tutti i giorni un attacco informatico su tre riguarda proprio le Piccole e Medie Imprese (parliamo di 4 milioni di intrusioni al giorno).

Banale da ricordare ma necessario è il cambio delle password (che è la causa della violazione quasi una volta su tre): scegliere un generatore è un’operazione lungimirante perché aiuta a creare chiavi d’accesso più elaborate della data di nascita del gatto, con numeri, lettere maiuscole e caratteri speciali. L’importante, poi, è memorizzarle con modalità altrettanto affidabili evitando bigliettini, post it e agende.

Password sicura? Rete protetta? Basta dire no anche ai software pirata e l’azienda può dirsi (quasi) al riparo dalle intrusioni: applicare queste semplici regole è fondamentale per chi tratta informazioni delicate e dati sensibili ma anche per tutti i privati. Capito, Jennifer Lawrence?!

 

Articolo originale al link: MagicInvoice

Lascia un commento 

Your email address will not be published. All fields are required.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.