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Una coppia come noi

Sono andata a donare il sangue, e come succede ogni volta dopo averlo fatto, mi sento bene, una cittadina del mondo buona brava e bella.
Siccome ho avuto delle discussioni in ufficio, ho approfittato del fatto di "doverci" andare in questi giorni, e l’ho fatto oggi, cosi’ ho tutto il giorno per me, e, visto che siamo in agosto e alle ferie manca ancora piu’ di una settimana, direi che avere un po’ di ore libere non e’ niente male.
Allora faccio una di quelle cose che non ho mai il tempo di fare: porto a lavare la macchina, ma non quei lavaggi veloci che fai solo l’esterno e poi ti rimane il segno delle goccioline e poi siccome e’ bianca non viene proprio pulita pulita pulita.
No, la porto dal mio amico benzinaio, so che ci staro’ almeno un’ora e mezza, pero’ avro’ una macchina super sbrilluccicosa, dopo.
E cosi’ quando sono li’, tra battute e sorrisi e due chiacchiere, comincio ad osservare le due persone che stanno attendendo, a pochi metri da me, che la loro auto abbia ultimato di fare il pieno.
Lei ha ventisei o ventisette anni, non e’ particolarmente bella, e’ vestita quasi come me, infradito, pinocchietti e polo a maniche corte, ma piuttosto colorata; ha una grande collana arancione identica a quella di Wilma Flinstones, i capelli lunghi e mossi, di quelli che hanno talmente tanti colori che non sai classificarli, una borsa etnica ed il french sulla unghie dei piedi.
Lui ne ha almeno sessanta, se non di piu’, ha una barba bianca troppo lunga, gli occhiali da vista grandi, ed e’ molto magro: indossa quanti piu’ colori potete immaginare, non c’e’ nemmeno un riferimento tra un capo di abbigliamento e l’altro, fa caldo eppure lui ha una giacchetta leggera da Indiana Jones, ondeggia goffamente quando cammina e porta la fede.
Lei no.
Eppure dovevate vederli, questi due strani personaggi: quanto brillavano i loro occhi, quanta luce nei loro visi mentre si guardavano sorridendo, quanto calore la mano di lui dolcemente sulla spalla di lei. Erano solo a fare benzina, ma a guardarli sembravano su un’isola deserta, felici come poche volte ti capita di vedere la gente: si, ho visto lo stesso luccichio che c’e’ attorno a me e lui quando passeggiamo, ed ho pensato che forse anche noi abbiamo fatto sorridere qualcuno che ci ha guardato.
Allora ho pensato che queste cose sono meravigliose, scaldano il cuore, ed anche se poi mi hanno chiesto quindici euro per il lavaggio ho sorriso lo stesso, perche’ nessun prezzo valeva quella vista.

4 Comments

  1. rcl

    4 Agosto 2005 at 13:42

    33 anni di differenza… più o meno. Come se io uscissi con una di 8 🙂
    Diciamo che mi accontenterei della 26enne anche io…

  2. macca

    4 Agosto 2005 at 16:40

    Pure io…
    Ma il discorso è serio e andrebbe fatto bene (intendiamoci, non che non abbia prezzato il post, tutt’altro!).
    15 euri?
    Ammazza!
    🙂
    Daniele

  3. macca

    4 Agosto 2005 at 16:41

    “Apprezzato”, non prezzato…sorry!
    Daniele

  4. anonimo

    4 Agosto 2005 at 17:55

    Scaldano il cuore in alcuni momenti, te lo gelano in altri… quando hai freddo anche col caldo, quando senti che ti stai lentamente allontanando dalle emozioni, quando pensi a ciò che sarebbe potuto essere ma non è… O forse lo è, ma tu non sai o non puoi riconoscerlo… Non ho la barba bianca lunga e nemmeno molti colori, oggi. Peccato…

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