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Vita normale cercasi

Ho passato un’intera settimana a fare step, andare in bici, semi correre, mangiare carne bianca ai ferri, insalata, gallette, mais, melone, riso bollito, carote e altre "stupidaggini" simili per vedere dei discreti risultati, ed c’ho messo solo poche ore a massacrare il tutto: oggi pomeriggio, distesa sul lettino in spiaggia, parlavo di profiterol e kebab con la mia cara amica, nel solito modo sognante di chi (lei) e’ in dieta da quasi due mesi e mio, che quasi quasi ci stavo provando.
E li’ arriva Enrico, con due porzioni di tiramisu’ e degli affari di cereali ricoperti di cioccolato bianco.
E poi, dopo cena, prendo dal frigo uno yogurt, ma non i miei, quelli zerovirgolaunopercentodigrassi, no, quelli di mio fratello, alla torta della nonna alle fragole con i pezzi interi.
E un’ora dopo, alla sagra del paese dove vivevo fino a qualche anno fa, ho preso un trancio di pizza, e le patatine le ho evitate solo perche’ poi siamo tornati a casa.
Ora non vi dico che cosa farei per tuffarmi in una tazza di latte tiepido con duecento biscotti doppi con la cioccolata nel mezzo spappolati dentro.
Credo di dover sfogare questa fase che mi vede impegnata in mille fronti accavallati tra loro, o forse ho solo voglia di affogare nel cibo, atteggiamento piu’ o meno tipico di un certo periodo del mese.
Fame ormonale o meno, succede che con Esse mi sento sul filo, e voglio cadere e voglio aggrapparmici, e con P.rincipe, invece, sono sul filo da mesi, ed ogni minuto sembra quello piu’ adatto per abbandonarci o vivere assieme per sempre.
E succede anche che penso alla litigata con I., e soffro per averlo fatto soffrire, e rifletto sul fatto che Vagabondo l’altra sera in una telefonata scioccante mi ha detto che verra’ nella mia citta’ tra due settimane, dopo essersi fatto la sua vita ed averla distrutta, e credo voglia richiedermi di sposarlo.
E poi la mia casa e’ un tugurio, ed io una prigioniera, incapace di far sentire davvero la mia voce con chi dovrebbe preoccuparsi di andare avanti con una ristrutturazione che mi logora da quasi due anni.
Per non parlare del lavoro: la paga ed i colleghi mi inchiodano a quell’ufficio, la mente sogna ambiti totalmente differenti.
Tutto questo evitando accuratamente discorsi che coinvolgano il bisogno di avere un padre, una madre, e blablabla, tutte cose di noi ragazzi privati di infanzia e adolescenza e forse anche futuro.
Questi, e centinaia di altri pensieri diurni, si sfogano nelle poche ore di sonno producendo effetti su cui riflettere: sogno continuamente di avere un bambino.
Credo che sia perche’ vorrei avere una famiglia normale, vorrei averne una mia.
E una vita normale, anche solo cinque minuti, per vedere se fa per me oppure no.
Poi la tornero’ immediatamente al suo gentile proprietario.
"Nulla è più triste che conoscere il bene e doverne per forza restare lontano." Anonimo

10 Comments

  1. macca

    28 Agosto 2005 at 09:55

    Ma quanti uomini hai?!!
    🙂
    Non posso dirti niente che ti aiuti? So che è idiota chiedertelo, ma non sempre si hanno parole “pronte”.
    Daniele

  2. macca

    28 Agosto 2005 at 12:08

    Immaginavo che il tuo non fosse un harem, non mi sembri proprio il tipo. E’ che, a vederla da fuori, la tua vita sentimentale offre un sacco di opportunità, mi pare…
    Meglio!
    🙂
    Daniele

  3. elesole

    28 Agosto 2005 at 12:31

    Ehi, lo so che ci sono momemnti in cui vedi mille porte aperte davanti a te… prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, e vedrai che con la calma tutto sarà più chiaro.

    Un mio amico direbbe: “non importa che di che tipo siano, l’importante è che siano andamenti”, saggio no?

    P.S: ora dovrebbe essere a posto il mio blog

  4. macca

    28 Agosto 2005 at 12:46

    So che il tuo cuore è preso: tuttavia non credo che la tua sensazione sia sbagliata, tutt’altro.
    Come dice la tua amica qui sopra prenditi tempo, prendi fiato.
    Daniele

  5. Frogg

    28 Agosto 2005 at 19:10

    scusa search…
    stavo per sparare la stessa domanda di Daniele…. viene istintiva…
    tranne per questo, cosa che mi è capitata qualche volta di sentire alla lontana, la tua situazione mi sembra molto simile alla mia…
    ma allora…
    NON E’ CHE FORSE NESSUNO IN REALTA’ HA UNA VITA NORMALE?
    ESISTE UNA VITA NORMALE?
    CHE COS’E’?
    forse la felicità non è da cercare in una *vita normale*, forse vedere il bicchiere mezzo pieno vuol dire anche pensare di poter essere felici in questa vita, con dei parenti stronzi (anche se non tutti, parlo per me), un padre che lasciamo stare (parlo sempre per me…), un lavoro che vorresti fosse diverso e un compagno (nel vero senso della parola) che vorresti e basta…
    e tutte le mattine, per fortuna, quando mi alzo, penso che il bicchiere è ancora mezzo pieno… perchè ogni tanto ci sono gli amici che lo riempiono!
    ;o)

    ti abbraccio!

    di dove sei, che mangi tiramisù in riva al mare??? :o)

  6. PAPPINA

    29 Agosto 2005 at 00:40

    Tu stuzzichi i miei pensieri. Tra il commento ed il post il desiderio di sapere diventa prepotente. Però siamo sempre in questa rarefatta atmosfera di tasti e pixel, altro che chiacchierata in riva al mare. Ma almeno: in che senso seguire i tuoi ritmi ti ha portato male? E poi. Quattro fili da tirare e la voglia di un bambino: pericolo? E ancora. Un passato doloroso.
    Che fame!

    Sulla normalità ho forti sospetti. Che sia quel posto che è sempre altrove e ci piace proprio per quello?

    E la panza, tra una cosa e l’altra, come va?

  7. searching

    29 Agosto 2005 at 01:35

    FROG: saro’ sincera, ci sono dei giorni in cui mi sveglio e penso che la vita e’ meravigliosa ed io sono fortunata, perche’ ho una casa, un lavoro e cibo in quantita’, mentre a poca distanza da me bambini innocenti muoiono di fame, e dei giorni in cui tutto e’ tremendo, il mio passato, il mio presente e forse anche cio’ che mi attende.
    detto questo credo che, avendo un blog, sia normale che io scriva queste sensazioni qui, visto che lo tengo per questo motivo, e sono altrettanto normali due conseguenze: primo che non mi si puo’ capire o conoscere attraverso poche righe scritte in particolari circostanze, piene di gioia o di dolore, e secondo che se cio’ che scrivo non piace basta non leggermi.
    non cerco la risoluzione ai miei problemi scrivendo un diario virtuale, la mia vita e’ reale e ne sono consapevole.
    inoltre non mi pare di aver parlato di mille uomini, tanto da giustificare la domanda sull’harem (daniele scherzava, tu forse meno): ho qualche amico, pochi, e qualche persona che mi vuol bene, amo un uomo che non posso avere ed ho, da qualche settimana, un ragazzo con cui provo a darmi una possibile normalita’. tutte cose che, andando anche solo poco poco indietro potrai leggere nel mio diario.
    scusa la sincerita’, ma il tuo commento mi e’ sembrato molto un “ma siii che ti frega la vita e’ bella”, e piuttosto che sminuire la tristezza del prossimo io me ne sto per le mie: la vita e’ bella, si, quando e’ bella. quando e’ brutta non lo e’ per niente.
    spero che non ti offenderai, a volte soffro nel non saper non essere schietta, buonanotte

  8. searching

    29 Agosto 2005 at 01:46

    PAPPINA: sapere che stuzzico e’ stuzzicante.
    se hai desiderio di sapere non hai che da chiedere.
    spiegarti cosa significa il fatto che seguire i miei ritmi mi ha portato male e’ complicato, da qui: ci vorrebbe un bicchiere di vino rosso, una serata tranquilla e una leggera brezza di mare.
    ora posso solo dire che niente e’ andato come avrei immaginato, in questa vita, e se fino ad ora credevo di agire nel migliore dei modi forse la cosa piu’ semplice da pensare e’ che avevo dei ritmi sbagliati, leggermente piu’ lenti o piu’ veloci rispetto a come sarebbero dovuti essere.
    la voglia di un bambino e’ strana, se mi conoscessi lo diresti anche tu, ed infatti e’ piu’ un sognarlo: la voglia vera e propria e’ quella di famiglia, credo.
    non e’ proprio la normalita’ che cerco, e’ piu’ che altro la distanza, anche parziale, da una totale non normalita’.
    la panza e’ calma, ora, tra dieci minuti forse si agitera’, o forse no: come ogni donna passionale, sono fatta di pancia almeno quanto di cuore e testa.
    ed ora la porto a dormire.
    o forse no.
    forse scrivo.
    ora le chiedo cosa fare.

  9. anonimo

    29 Agosto 2005 at 10:13

    Cara search,

    mi dispiace veramente che non ci siamo capite.
    Forse il mio tono è stato semplicistico, ma le intenzioni non lo erano. Veramente.
    La battuta sull’harem era nello stesso spirito di Daniele, ma forse non si è capito, ma fa nulla.
    L’importante è il resto.
    Io non pretendo di conoscerti attraverso questi post, ho solo trovato qualche corrispondenza tra me te, e volevo risponderti, tutto qui. Senza nessun altra pretesa.
    Io non leggo i blog che non mi piacciono e non commento quelli che non mi interessano. Quindi se ti leggo e ti commento, e ti ho linkata, quello che dici mi interessa.
    i problemi, grossi e piccoli, impregnano le nostre vite (se vuoi farti un’idea viaggia per il mio blog a leggerti i post grigi), volevo solo trasmetterti un po’ di ottimismo, ma mi è venuto male… :-/
    Volevo solo essere un’amica che riempiva un po’ il tuo bicchiere….
    La prossima volta cercherò di riuscirci meglio… ;o)

    per ora ti mando un altro abbraccio, sperando di farti piacere
    e ti auguro una buona settimana
    :o)

  10. anonimo

    29 Agosto 2005 at 10:21

    Ero la Frogg,
    dall’ufficio……

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