L’amministratore delegato di Enel Green Power, Francesco Starace, ha rilasciato un’intervista alla tv Class-Cnbc in cui lamenta l’atteggiamento tradizionalista italiano rispetto alle tecnologie “verdi”. In Giappone e in Cina le energie rinnovabili vivono un periodo di boom, mentre in Europa si procede a rilento con investimenti e progetti e ci si concentra soprattutto sui mercati esteri, più pronti.
Anche Enel Green Power si è già rivolta oltre confine: in comproprietà con Sharp al 50%, infatti, Enel ha vinto un lotto concesso all’asta in Sud Africa, mentre mantiene una attenzione particolare per la situazione di paesi come Brasile, Messico, Cile e Stati Uniti.
Anche nel Nord Africa i mercati sono in allerta, così come in Marocco e nel Medio Oriente, vista la risorsa naturale di sole di queste terre. In Italia c’è una forte domanda ma soprattutto di impianti minori, per privati, con meno di 12 Kw, e l’attenzione è anche rivolta alle nuove tecnologie (pannelli solari trasparenti).
I tagli agli incentivi e la macchinosa burocrazia, tuttavia, spinge gli investitori del settore eolico a rivolgersi all’estero: questo dato viene confermato dallo studio Ernst&Young dedicato alle energie rinnovabili, che dimostra un calo sensibile negli investimenti.
Questa riduzione deriva anche dall’aumento di meccanismi burocratici che ne ostacolano la snellezza. L’Anev, l’associazione di categoria dedicata, sta lavorando per diminuire queste barriere per contenere la fuga di capitali.
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