Il difficile e’ partire. Una volta per strada tutto diventa familiare come una vecchia cartolina che il tempo non ha scolorato, l’asfalto si srotola omogeneo abbracciato al guard rail, lo scenario incorniciato dal finestrino cambia rapidamente, le montagne diventano solidamente palpabili. Il viaggio dura meno della capacita’ di rendersi conto che sto tornando alle origini,..

Lei: …allora sabato abbiamo quell’appuntamento… Lui: di quale appuntamento parli?? Lei: ma come?! quello di cui ti avevo detto gia’ dieci giorni fa, mi avevi assicurato che te lo saresti segnato… Lui: io non ricordo di nessun appuntamento… Lei: ecco, lo sapevo che finiva cosi’. non sei mai abbastanza attento quando ti parlo delle mie..

Ricordo ogni giorno, con il suo carico di segni e graffi e orme e memorie. (Una volta ho avuto otto anni e una capanna di lenzuola, costruita su un pavimento di moquette, dentro al regno dei giocattoli.) Ricordo ogni sorriso verde, ogni polpastrello sul palmo, ogni viaggio sul sedile accanto al conducente, ogni poesia d’amore...

…c’e’ da preoccuparsi se la sposinaincinta del piano di sopra ieri sera ha passato l’aspirapolvere dalle dieci e mezza a mezzanotte e un quarto? Orario a parte, dite che si tratta di una voglia? No perche’ sapevo delle fragole, del caffelatte, del vino, e sapevo persino della voglia di moulinex (i presenti al raduno blogger..

(ogni riferimento a fatti nostri vostri loro e’ puramente casuale) L’amore consapevole e’ quello che, quando ti coglie, fa si’ che lui/lei abbia un nome stranissimo, meglio se impronunciabile, desueto o inesistente. Mal comune e’ quello di innamorarsi di persone comuni con nomi comuni: scoprire di avere nella rubrica del telefono almeno diciotto persone che..